Preoccupa il rientro a scuola con la nuova variante Covid, Eris, in circolazione. Ecco alcune indicazioni per insegnanti e studenti dall’Associazione nazionale presidi.
Il rientro a scuola per l’anno scolastico 2023/2024 avverrà con la nuova variante Covid Eris che sta creando un leggero allarme dato l’aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane. Ma quali sono le regole cui dovranno attenersi studenti e insegnanti per prevenire i contagi della nuova variante?
Non vi sono al momento restrizioni o indicazioni ufficiali dal ministero della Salute e dal ministero dell’Istruzione e del merito per prevenire i contagi a scuola nel nuovo anno scolastico, tuttavia alcuni consigli arrivano dall’Associazione dei presidi.
Verranno, infatti, distribuite le mascherine qualora ve ne fosse la necessità. Ma come deve comportarsi chi risulta positivo in classe?
Vediamo quali sono le regole valide a oggi per gli studenti e gli insegnanti che rientreranno in aula in tutta Italia entro la metà del mese di settembre secondo lo specifico calendario regionale di riferimento.
Rientro a scuola con la nuova variante Covid, le regole: cosa fare se si è positivi?
Con il rientro a scuola con la variante Covid Eris viene da chiedersi quali regole bisogna rispettare in caso di positività al Covid. Cosa fare? Occorre isolarsi e ritornare alla Dad?
Complice la nuova variante, l’aumento dei contagi si è registrato nell’ultima settimana dove si è passati da 14.836 casi della scorsa settimana a 21.309 con un +44%.
Le scuole, almeno per il momento, devono rifarsi alla circolare del ministero della Salute dell’11 agosto scorso che ha fatto seguito al decreto del 10 agosto pubblicato in Gazzetta ufficiale contenente l’abolizione “degli obblighi in materia di isolamento e autosorveglianza e modifica della disciplina del monitoraggio della situazione epidemiologica derivante dalla diffusione del virus SarsCov2.”
L’eliminazione delle restrizioni riguarda anche i casi di positività al Covid laddove i contagiati non sono più tenuti all’isolamento quindi neanche coloro che contraggono il virus a scuola. Nella circolare dell’11 agosto sono comunque contenute delle indicazioni per le persone che risultano positive al Covid cui dovranno fare riferimento anche insegnanti e studenti, almeno allo stato attuale. Le persone risultate positive al Covid, anche in ambito scolastico, non sono tenute all’isolamento ma resta per loro consigliato di:
- indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie, mascherina chirurgica o Ffp2, in caso di contatto con altre persone;
- in caso di sintomi restare a casa fino alla loro scomparsa (non è quindi necessario un tampone);
- curare l’igiene delle mani;
- evitare ambienti affollati;
- evitare il contatto con persone anziane, fragili, immunodepresse, donne in stato di gravidanza;
- evitare ospedali e Rsa.
Nel caso in cui si sia stati in contatto con persone risultate positive al Covid, sebbene non siano in vigore misure restrittive, il ministero della Salute consiglia di monitorare la situazione e verificare la comparsa di eventuali sintomi evitando preventivamente il contatto con persone rientranti nella categoria dei fragili.
Rientro a scuola con la nuova variante Covid, le regole: distribuzione mascherine
Intanto in prospettiva del rientro a scuola con la nuova variante i presidi annunciano la distribuzione delle mascherine. A parlarne Mario Rusconi, dell’Associazione presidi:
“L’indicazione che arriva dai presidi ai professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante.”
E ancora ha aggiunto:
“L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è consigliato ai docenti e alunni con fragilità. Il nostro è un invito in quanto l’utilizzo non è obbligatorio. Mi sento, poi, in dovere di lanciare un appello agli enti affinché siano più solleciti nei lavori di ristrutturazione negli istituti scolastici: avere classi con 27-28 alunni, in ambienti non grandi, non può che favorire la trasmissione di qualsiasi virus. Sarebbe, infine, prezioso che le scuole potesse riottenere quegli spazi oggi adibiti ad appartamenti dove spesso vivono figli o nipoti di bidelli oramai morti. Nella sola Roma sono 500, ma la situazione è simile anche in realtà come Napoli e Bari. ”
Al momento non ci sono indicazioni ulteriori e specifiche da parte del ministero dell’Istruzione e del merito per il rientro a scuola con la nuova variante Covid, ma non è escluso che possano arrivare in seguito.
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