Perché in Francia stanno protestando?

Giorgia Bonamoneta

20 Marzo 2023 - 23:49

Proseguono sempre più accese le proteste in Francia contro la riforma delle pensioni. Ecco cosa sta succedendo.

Perché in Francia stanno protestando?

I meme, il linguaggio social per eccellenza, hanno già fatto proprio uno dei luoghi comuni più comuni (un gioco di parole voluto) ovvero quello che i francesi sono più bravi di noi italiani a fare le proteste. Ma perché in Francia stanno protestando?

Il presidente Macron e la premier Borne proseguono per la loro strada direzione “riforma delle pensioni”, mentre il Paese va in direzione opposta. Questa è l’immagine spaccata e divisa della Francia che giunge a noi. Elisabeth Borne è convinta della strada intrapresa, dicendo alla stampa di esser determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie al Paese, come appunto l’adozione della contestata riforma delle pensioni.

Questa prevede alcune misure, ma la più discussa è quella dell’aumento dell’età pensionabile. Le critiche e poi le proteste non hanno tardato a farsi sentire, in particolare quelle mosse dai sindacati e nelle università. Negli ultimi giorni è diventato evidente che gran parte dei servizi nelle città è stato ostacolato e rallentato dagli scioperi, ma dopo l’approvazione della riforma con salto dell’Assemblea Nazionale la situazione è peggiorata.

Infatti dopo all’approvazione, sottoposta al voto di fiducia, le strade si sono fatte tese, con proteste dei cittadini e cariche della polizia (che hanno caricato persino i giornalisti).

Proteste in Francia: Parigi tra fiamme e violenza

In queste ore sono numerosi i video che circolano in rete, in particolare su Twitter, nei quali è visibile la violenza della proteste e l’altrettanto violenta repressione da parte delle Forze dell’Ordine. Con l’avanzare delle ore anche altre città sono state coinvolte dai moti di protesta oltre Parigi, da Lille a Lione, fino a Tolosa.

La riforma delle pensioni colpisce tutti i cittadini, anche i più giovani che nelle università avevano intonato slogan in difesa delle pensioni dei propri genitori. Il Paese sembra sempre più diviso in due: la realtà della piazza, dove i cittadini chiedono di essere ascoltati (senza risultato) e il governo che continua con la propria informazione. È di poche ore fa la dichiarazione del ministro del Lavoro che chiede a tutti di concentrarsi sull’attuazione della riforma, mentre in piazza si intona la Marsigliese, canto rivoluzionario.

Proteste contro la riforma delle pensioni: cosa cambia in Francia

Con 278 deputati a favore, il governo francese ha ottenuto l’ok a proseguire con l’attuazione della riforma delle pensioni, proprio quella che ha scatenato le proteste. L’opposizione, e non solo, ha alzato grida di proteste alla Camera, ma nulla sembra cambiare la direzione presa in favore di quella che è stata chiamata una riforma di progresso e necessaria.

La riforma della pensioni in Francia è mal vista da sindacati e cittadini, soprattutto quest’ultimi che sono scesi per le strade per mettere a ferro e fuoco diverse città. La protesta è nata dalla modifica peggiorativa del sistema pensionistico, che vede aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Resta invece a 67 anni l’età alla quale si potrà andare in pensione senza decurtazioni per i contributi mancanti e a 62 quella per i lavoratori in situazione di invalidità o incapacità.

La riforma delle pensioni prevede inoltre la cancellazione dei regimi speciali dei settori come industrie elettriche e del gas. Infine il governo ha proposto l’occupazione degli anziani, decisamente in controtendenza rispetto al bisogno di occupazione dei più giovani.

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