Riforma fiscale, arriva il “premio fedeltà”: meno tasse con la lotta all’evasione

Anna Maria D’Andrea

06/10/2020

Riforma fiscale, taglio delle tasse grazie alla lotta all’evasione. Il Ministro Gualtieri propone un patto fiscale che premi la fedeltà di imprese e lavoratori, questo è quanto riportato nella Nadef, approvata il 5 ottobre 2020.

Riforma fiscale, arriva il “premio fedeltà”: meno tasse con la lotta all’evasione

Riforma fiscale, dalla lotta all’evasione nascerà un fondo per la riduzione delle tasse in favore di famiglie ed imprese. Un premio alla fedeltà, per ridurre le imposte dovute da lavoratori e partite IVA, che si alimenterà grazie alla compliance.

La novità è contenuta nelle premesse del Ministro del MEF, Gualteri, alla Nota di aggiornamento al DEF. La Nadef è stata approvata durante il Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2020, e rappresenta un primo passo per la definizione delle misure della Legge di Bilancio 2021.

La riforma fiscale sarà tuttavia spalmata nel corso del triennio. Collegato alla Manovra vi sarà un apposito DdL delega, che definirà i contenuti del piano di revisione del sistema di tassazione per famiglie ed imprese.

Tra contribuenti ed Erario si va verso la definizione di un patto fiscale, che premi la fedeltà di imprese e lavoratori.

Riforma fiscale, arriva il “premio fedeltà”: meno tasse con la lotta all’evasione

Il Governo prende tre anni di tempo per la riforma del sistema fiscale. L’obiettivo è costruire un sistema semplice, trasparente, equo ed efficiente, che porti alla riduzione della pressione fiscale.

I cardini della riforma fiscale verranno definiti con un disegno di legge delega, collegato alla Legge di Bilancio 2021, ma appare evidente che per strutturare il nuovo “sistema” di tasse e contributi bisognerà prendersi il tempo dovuto.

Nella Nadef, approvata nella notte del 5 ottobre 2020, il Governo evidenzia l’importanza di affiancare al progetto di riforma fiscale quello della lotta all’evasione, due obiettivi che andranno di pari passo.

Nascerà un fondo da alimentare con i proventi delle maggiori entrate legate all’aumento della compliance fiscale, somme che saranno successivamente restituite ai contribuenti - in tutto o in parte - con la riduzione delle tasse.

L’obiettivo è premiare i contribuenti fedeli con il Fisco, stabilendo un patto fiscale con imprese e lavoratori.

Riforma fiscale, compliance centrale per combattere l’evasione

La compliance resta uno dei punti centrali nelle politiche di contrasto alle frodi e all’evasione fiscale. Come riportato nella Nadef, l’obiettivo è creare un “tesoretto” utile per ridurre la pressione fiscale e, in parte, per la riduzione del debito pubblico.

Gli inviti alla regolarizzazione e le lettere dell’Agenzia delle Entrate resteranno quindi alcuni degli strumenti per ridurre il tax gap, ovvero la differenza tra gettito teorico e gettito effettivo.

La riforma fiscale prevista tra il 2021 ed il 2023 sarà costruita in maniera coerente con la legge delega sull’assegno unico per i figli. Alla riduzione delle tasse si affianca quindi l’obiettivo di favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e l’aumento della crescita demografica.

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