Chi guadagna e chi perde soldi in busta paga con la nuova riforma fiscale

Giacomo Andreoli

17/03/2023

Il governo Meloni ha approvato il disegno di legge delega con cui intende rivoluzionare il fisco italiano nei prossimi due anni: chi ci guadagnerà e chi ci perderà con le nuove regole?

Chi guadagna e chi perde soldi in busta paga con la nuova riforma fiscale

Quanti soldi guadagneremo con la nuova riforma fiscale? Il governo Meloni ha approvato un disegno di legge delega con obiettivi precisi: ridurre le tasse per cittadini e imprese e provare ad aumentare gli stipendi. Più soldi in busta paga ogni mese, insomma. Ma è davvero così?

Dopo l’ok del Parlamento il governo avrà due anni di tempo per definire tutti i dettagli, ma intanto ha stabilito i principi cardine. Soddisfatta la presidente del Consiglio, che ha parlato di una vera e propria rivoluzione fiscale.

Riduzione dell’Irpef, prima simulazione: chi ci guadagna?

Il cuore della riforma è la riduzione delle aliquote Irpef, da quattro a tre. Due le ipotesi in campo. La prima è far pagare fino a 15mila euro di reddito il 23% di tasse, poi il 27% fino a 50mila euro e il 43% per chi guadagna oltre 50 mila euro.

Significa: 90 euro in più di tasse per chi guadagna fino a 15 mila euro, 150 euro in più per chi guadagna fino a 20 mila euro, 100 euro in meno per chi guadagna fino a 35 mila euro l’anno e 1.100 euro in meno per chi guadagna 50 mila euro o più.

Riduzione dell’Irpef, seconda simulazione: chi ci guadagna?

Seconda ipotesi: 23% di Irpef per chi guadagna fino a 28mila euro, 33% per chi è tra 28mila e 50mila e 43% per i redditi superiori. Tradotto significherebbe: 60 euro in meno di tasse all’anno per chi guadagna 15 mila euro, 100 euro in meno per chi guadagna fino a 20 mila euro, 400 euro in meno per chi guadagna 35 mila euro e 700 euro in meno per chi ne guadagna 50 mila.

Tutto il risparmio della riforma fiscale

Per il resto la riforma vuole allineare la No tax area di dipendenti e pensionati, con quest’ultimi che risparmierebbero un centinaio di euro l’anno. Ci sarà poi la flat tax incrementale per i dipendenti: cioè chi guadagnerà di più rispetto all’anno precedente su quel surplus pagherà solo il 15% di tasse. L’obiettivo per il 2027, però, per il governo è arrivare alla flat tax al 15% per tutti, su tutti i redditi.

E ancora: si prevede la semplificazione delle norme sui fringe benefit per i dipendenti e per gli autonomi la riduzione delle ritenute sui compensi. Ma anche l’azzeramento dell’Iva per alcuni beni di necessità, la riduzione delle aliquote Ires e il superamento dell’Irap per le imprese.

Riforma fiscale 2023: chi ci guadagna e chi ci perde

Per trovare i soldi, però, il governo ha già detto che rivedrà le detrazioni e le deduzioni fiscali: per alcuni inevitabilmente si ridurranno e quindi bisognerà vedere se i risparmi supereranno gli oneri. Insomma, non è detto che ci saranno vantaggi per tutti, anzi: tutto starà ai decreti attuativi.

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