Rimborso buoni fruttiferi postali, come funziona? Tutto quello che devi sapere

Flavia Provenzani

12 Agosto 2024 - 11:40

Come funziona il rimborso dei buoni fruttiferi postali? Ecco come fare e tutto ciò che devi sapere.

Rimborso buoni fruttiferi postali, come funziona? Tutto quello che devi sapere

I buoni fruttiferi postali sono uno degli strumenti preferiti dagli italiani per risparmiare il proprio denaro senza costi di gestione, collocamento. Ma come funziona il rimborso, esattamente?

I Bfp, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati sul mercato da Posta Italiane, nonostante i rendimenti non particolarmente elevati sono uno dei metodi più sicuri per investire i propri soldi.

I buoni fruttiferi sono esenti dall’imposta di successione e godono di una tassazione agevolata al 12,50%, come accade per i titoli di Stato italiani. Inoltre, sono garantiti dallo Stato. Inoltre, i soldi investiti in Bfp possono essere recuperati in qualsiasi momento senza perdere nemmeno un centesimo del valore nominale.

Ma, nel dettaglio, come funziona il rimborso dei buoni fruttiferi postali? Vediamo tutti i casi possibili.

Come funziona il rimborso dei buoni fruttiferi postali?

Tutti i buoni fruttiferi postali possono essere rimborsati al 100% in qualsiasi momento.

Ciò significa che i risparmiatori possono recuperare totalmente i risparmi investiti in qualsiasi momento e che il valore del rimborso non sarà mai inferiore al valore nominale del buono.

Tutte le tipologie di buoni fruttiferi postali garantiscono infatti il rimborso del 100% del capitale investito, per questo non è possibile che l’importo del rimborso del buono sia più basso del valore nominale del buono, qualunque sia il momento in cui viene richiesto il rimborso.

L’unico caso nel quale si potrebbe riscontrare un rimborso di valore inferiore al valore nominale del buono riguarda l’applicazione dell’imposta da bollo. Ma in questo caso, sul rimborso anticipato Poste Italiane non procede all’applicazione del valore dell’imposta da bollo per non inficiare il valore netto del buono fruttifero. O, comunque, procede con un rimborso.
Sul sito di Poste Italiane infatti si legge che:

Qualora l’applicazione dell’imposta di bollo, in caso di rimborso anticipato dei Buoni, determinasse un valore netto di rimborso inferiore al capitale investito, ai risparmiatori sarà restituito un importo pari alla quota parte di capitale eroso.

È possibile rimborsare anche una frazione del valore nominale del buono sottoscritto purché sia per multipli di 50,00 euro, ad eccezione dei Buoni 7insieme per i quali gli importi sono pari a 1.000,00 euro e multipli. I Buoni Impresa possono essere rimborsati anticipatamente anche per una frazione del valore nominale del Buono sottoscritto purché sia per multipli di 50,00 euro e solo per la parte di valore nominale eccedente il taglio minimo iniziale di 5.000,00 euro.

Gli interessi e il rimborso dei buoni fruttiferi postali

Per quanto riguarda gli interessi, essi non saranno corrisposti prima che siano decorsi i termini previsti al momento della sottoscrizione (indicati di seguito). Eventualmente, quindi, il rimborso potrà avere un valore maggiore del netto risparmiato.

Tale periodo è diverso per le varie tipologie di Buoni:

  • 2 mesi per i Buoni Impresa;
  • 6 mesi per i Buoni a 18 mesi;
  • 12 mesi per i Buoni Ordinari, per i Buoni a 3 anni Fedeltà, per i Buoni a 3 anni, per i Buoni a 3 anni EXTRA, per i Buoni Renditalia, per i Buoni Europa, per i Buoni RisparmiNuovi, per i Buoni EreditàSicura;
  • 18 mesi per i Buoni Indicizzati all’inflazione, i Buoni Indicizzati all’inflazione EXTRA, i Buoni dedicati ai minori, i Buoni Indicizzati a Scadenza e i Buoni DiciottomesiPlus;
  • 24 mesi per i Buoni Premia, per i Buoni a 2 anni Plus;
  • 36 mesi per i Buoni 3,50, per i Buoni a 3 anni Plus, per i Buoni Fedeltà; 7 anni per i Buoni 7insieme.
  • Per i Buoni 3x4, 3x4Fedeltà e 3x4RisparmiNuovi gli interessi maturati nel corso del primo triennio non sono corrisposti se i Buoni sono rimborsati prima che siano trascorsi tre anni dalla sottoscrizione; gli interessi maturati nel corso del secondo triennio non sono corrisposti per i Buoni rimborsati prima che siano trascorsi sei anni dalla sottoscrizione; gli interessi maturati nel corso del terzo triennio non sono corrisposti per i Buoni rimborsati prima che siano trascorsi nove anni dalla sottoscrizione; gli interessi maturati nel corso del quarto triennio non sono corrisposti per i Buoni rimborsati prima che siano trascorsi dodici anni dalla sottoscrizione.

Riscossione buoni fruttiferi postali con o senza successione

Esistono diverse modalità di riscossione dei buoni fruttiferi postali. Nel dettaglio, è possibile ottenere il credito risparmiato con o senza successione, ma occorre fare alcune precisazioni.

I Bfp cointestati rientrano nella successione dell’eredità, ma per ottenere quest’ultima occorre distinguere quelli emessi prima del 28 dicembre 2000 e quelli emessi dopo tale data. Nel caso di decesso di uno dei sottoscrittori, infatti, Poste Italiane potrebbe bloccare la riscossione dell’altro sottoscrittore. Per i buoni emessi a partire dal 28 dicembre 2000 è stata applicata la clausola PFR, ovvero «pari facoltà di rimborso». In questo caso è possibile presentare in Posta il modulo per il rimborso con gli interessi maturati fino a quel momento.

Diverso è il caso dei buoni emessi prima del 28 dicembre 2000, in quanto questi ultimi non presentano la clausola PFR e quindi la riscossione deve includere anche gli eredi. Se questi ultimi non si oppongono, il cointestatario può ottenere il rimborso.

Come fare domanda di rimborso dei buoni fruttiferi postali?

La domanda per ottenere il rimborso dei buoni fruttiferi postali va presentata presso un ufficio postale, portando con sé il titolo cartaceo e i propri documenti di identità validi (carta di identità e codice fiscale), necessari ai fini del riconoscimento.

  • Il rimborso dei buoni fruttiferi cartacei può avvenire a vista se si fa richiesta presso l’ufficio postale di emissione. Se diverso, sono necessari 4 giorni lavorativi per i dovuti accertamenti. Il rimborso dei Bfp può sempre avvenire in contanti (nei limiti della disponibilità di cassa) o tramite vaglia circolare, accredito su Libretto di risparmio postale o su conto corrente BancoPosta.
  • Il rimborso dei buoni fruttiferi dematerializzati può avvenire presso gli uffici postali e, per le tipologie che lo prevedono, tramite il sito poste.it solo per i titolari di Libretto Smart e i titolari di conto corrente BancoPosta abilitati ai servizi online dispositivi.

Rimborso Bfp e riscossione eredità

Poste Italiane inoltre ha elencato anche i documenti da presentare negli uffici postali in caso di riscossione da parte di eredi, ovvero:

  • Dichiarazione di Successione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
  • certificato di morte;
  • dichiarazione di esenzione prevista per Legge (se sussistono i requisiti);
  • Buoni fruttiferi postali;
  • modulo di richiesta ai fini del rimborso del titolo;
  • atto notorio;
  • copia dei documenti d’identità e codice fiscale.

Il rimborso dei buoni fruttiferi postali per minori

Chi vuole ricevere un rimborso dei buoni fruttiferi postali dedicati ai minori di età quando l’intestatario è ancora minorenne deve necessariamente richiedere un provvedimento di autorizzazione del Giudice Tutelare. In tal caso sarà rimborsato il capitale e gli interessi maturati fino al momento della richiesta di rimborso.

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