Dal World Economic Forum arrivano indicazioni sul futuro: la pandemia ha messo in campo nuovi e pericolosi rischi per il mondo dei prossimi anni. Economia e società sono in allarme.
L’indagine 2021 del WEF sui rischi globali nel prossimo futuro è una finestra preziosa sul mondo che verrà: quali scenari ci attendono secondo il World Economic Forum?
Cupi e preoccupanti, stando alle conclusioni redatte in seguito a un sondaggio condotto su oltre 650 membri del Forum per l’Economia Mondiale, comprendenti esponenti di Governi, Università, economia, finanza.
Protagonista assoluta delle prossime previsioni è senza dubbio la pandemia, che ha accelerato problemi, disastri e pericoli già esistenti, ma ora prepotentemente attuali.
Come affermato nel report: il coronavirus ha reso chiari gli “effetti catastrofici” dell’ignorare rischi a lungo termine come le epidemie. Le conseguenze economiche e politiche che ne derivano potrebbero causare ulteriori crisi negli anni a venire.
Cosa aspettarsi e quali minacce incombono sul mondo? Nel dettaglio le conclusioni del World Economic Forum.
Il Covid minaccerà il mondo ancora per molto: motivi e prospettive
Il WEF non ha dubbi: il coronavirus ha messo in moto un meccanismo difficile da arginare nel breve periodo e potenzialmente in grado di mettere in pericolo il mondo per i prossimi anni.
Queste le parole del report:
“Il costo umano ed economico immediato di Covid-19 è grave. Minaccia di rallentare anni di progressi nella riduzione della povertà e della disuguaglianza e di indebolire ulteriormente la coesione sociale e la cooperazione globale. La perdita di posti di lavoro, un crescente divario digitale, interazioni sociali interrotte e cambiamenti improvvisi nei mercati potrebbero portare a conseguenze disastrose”
Gli effetti della pandemia, infatti, sono considerati dirompenti e creatori di “ramificazioni” non rassicuranti quali: “disordini sociali, frammentazione politica e tensioni geopolitiche”. Cosa fare? Le prossime scelte dei Governi e di controlla economia e finanza saranno determinanti per alleggerire, se non proprio evitare, i disastri all’orizzonte nel prossimo decennio.
I rischi economici
Il Forum ha messo in evidenza che l’economia è in primo piano nella valutazione dei prossimi rischi per il mondo, soprattutto se si considera un arco temporale di 3-5 anni.
I timori ruotano maggiormente intorno a grandi questioni, quali: bolle di asset, instabilità dei prezzi, shock delle materie prime, crisi del debito, relazioni e conflitti interstatali, geopolitizzazione delle risorse.
Il pianeta è minacciato anche dall’avanzare di stagnazione economica, disoccupazione, disuguaglianza sociale, crisi dei mezzi di sussistenza.
Il WEF ha messo in allarme:
“gli impatti economici e sulla salute a lungo termine continueranno ad avere conseguenze devastanti. L’onda d’urto economica della pandemia - nel solo secondo trimestre del 2020 sono andate perse ore di lavoro equivalenti a 495 milioni di posti di lavoro - aumenterà immediatamente la disuguaglianza, ma può farlo anche una ripresa disomogenea.”
I divari digitali
Digitalizzazione, istruzione online, smart working, commercio elettronico: il Covid ha accelerato lo sviluppo tecnologico e dell’uso della rete. Un rischio o un’opportunità?
Il WEF ha evidenziato che: “questi cambiamenti trasformeranno la società molto tempo dopo la pandemia e prometteranno enormi benefici - la capacità di telelavoro e il rapido sviluppo di vaccini sono due esempi - ma rischiano anche di esacerbare e creare disuguaglianze.”
Nel breve periodo il divario digitale è purtroppo una realtà, innescando meccanismi di esclusione e poco sviluppo. Oltre a sottolineare lacune gravi su competenze tecnologiche, controllo delle informazioni, legislazione, automazione al posto delle risorse umane.
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La disillusione giovanile
La crisi finanziaria ed economica attuale avrà effetti sulle giovani generazioni, come scritto nel report:
“Le vittorie sociali duramente combattute potrebbero essere cancellate se l’attuale generazione non avesse percorsi adeguati per opportunità future e perdesse fiducia nelle istituzioni economiche e politiche di oggi”
Il cambiamento climatico
Il rischio più catastrofico per gli esperti del Forum è proprio la mancata lotta al cambiamento climatico. Un problema urgente, che però potrebbe fallire anche a causa di tensioni tra le grandi potenze, poco propense a collaborare.
La minaccia per le imprese
Le aziende e l’industria come si riprenderanno in un panorama così mutato? Il WEF elenca questi rischi:
la stagnazione nelle economie avanzate e la perdita di potenziale nei mercati emergenti e in via di sviluppo, il crollo delle piccole imprese, l’ampliamento del divario tra le società maggiori e quelle minori, la riduzione del dinamismo del mercato e l’esacerbazione delle disuguaglianza.
La minaccia è non riuscire a creare una ripresa produttiva davvero sostenibile.
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