Investire nell’economia globale è fondamentale per produrre valore negli investimenti. L’Italia o l’Europa sono solo province del riferimento geografico di un investitore.
Riprendiamo il discorso avviato la settimana scorsa sul tema delle tre regole basiche che un investitore alle prime armi deve seguire per avere un giusto comportamento nei confronti dei processi di investimento dei propri risparmi.
Oggi affrontiamo la prima regola che si basa su un assioma, spesso confutato da pregiudizi o ignoranza: investire nell’economia globale e non in settori, singoli titoli o mode del momento. È questo, infatti, il primo passo per un investimento efficiente. Provo a spiegarmi meglio. La costante e continua crescita economico-sociale e tecnologica della civiltà umana è l’unica cosa di cui siamo certi da cinquemila anni a questa parte.
Dal 1990 al 2015 la popolazione in condizioni di povertà estrema nei Paesi in via di sviluppo si è molto ridotta, passando dal 47% al 14%.
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