Riunione Fed 12 giugno: i tassi restano invariati

Alessandro Nuzzo

12/06/2024

Come preannunciato, per la settima volta consecutiva i tassi di interesse restano invariati negli Usa. Per Powell improbabile un calo già quest’anno.

Riunione Fed 12 giugno: i tassi restano invariati

È stata pubblicata la decisione della Federal Reserve avvenuta al termine della riunione di oggi 12 giugno. Come ampiamente previsto alla vigilia, per la settima riunione consecutiva, il tasso di interesse resta invariato al 5,25%-5,5%.

Come si legge nella nota ufficiale, la Fed ritiene che l’occupazione è rimasta forte e la disoccupazione bassa. L’inflazione anche se attenuata negli ultimi mesi, resta elevata anche se si sta avvicinando gradualmente all’obiettivo del 2%. Ma le prospettive economiche sono incerte e per questo il Comitato ha deciso di far restare i tassi invariati.

Il percorso di allentamento monetario della banca centrale Usa si sta dimostrando più complesso del previsto e si è già differenziato, per esempio, da quello della Bce. L’Eurotower ha infatti iniziato a tagliare i tassi di interesse con la mossa da 25 punti base del 6 giugno. Anche se la stessa Lagarde ha espresso parole molto caute sui prossimi tagli, gli Usa dall’economia più resiliente restano indietro e in una maggiore incertezza.

Powell in conferenza ha ribadito che i dati sull’inflazione, seppur si siano attenuati leggermente, restano elevati. E così finché non ci sarà maggior fiducia dai dati sull’inflazione, i tassi di interesse resteranno tali e non si procederà a ribassi.

Sempre nel corso della conferenza, il presidente della Federal Reserve ha annunciato che ritiene improbabile che il taglio dei tassi inizi a settembre già con la prossima riunione. Più probabile che la discesa avverrà a partire dal prossimo anno. «La nostra sensazione è che i tagli dei tassi previsti quest’anno avverranno l’anno prossimo», le parole del presidente.

Proiezioni dotplot: stime sull’inflazione aggiornate al rialzo

Pubblicate anche le proiezioni macroeconomiche. La previsione sulla crescita del Pil nel 2024 è rimasta al 2,1% così come nel 2025 al 2%. Tasso di disoccupazione stabile al 4% mentre sale la previsione sull’inflazione nel 2024 che dal 2,4% della precedente proiezione, il dato è stato riaggiornato al 2,6%. Una sorpresa che mostra come le proiezioni non sono così accomodanti come ipotizzato dai mercati. La nuova proiezione mostra che 11 politici su 19 non prevedono più di un taglio dei tassi quest’anno. Cala anche la probabilità del taglio dei tassi a settembre che dal 80% è sceso al 70%.

Riunione Fed 12 giugno, aggiornamenti in diretta

Proiezioni dotplot: inflazione rivista al rialzo

Pubblicate anche le proiezioni macroeconomiche. La previsione sulla crescita del Pil nel 2024 è rimasta al 2,1% così come nel 2025 al 2%. Tasso di disoccupazione stabile al 4% mentre sale la previsione sull’inflazione nel 2024 che dal 2,4% della precedente proiezione, il dato è stato riaggiornato al 2,6%. Una sorpresa che mostra come le proiezioni non sono così accomodanti come ipotizzato dai mercati. La nuova proiezione mostra che 11 politici su 19 non prevedono più di un taglio dei tassi quest’anno. Cala anche la probabilità del taglio dei tassi a settembre che dal 80% è sceso al 70%.

Powell: «La nostra sensazione è che i tagli dei tassi previsti quest’anno avverranno l’anno prossimo»

«La nostra sensazione è che i tagli dei tassi previsti quest’anno avverranno l’anno prossimo», le parole del presidente.

Powell: «Per abbassare i tassi la Fed avrà bisogno di maggiore fiducia»

«La Fed avrà bisogno di maggiore fiducia nell’inflazione per tagliare i tassi, anche se i dati più recenti hanno mostrato ulteriori modesti progressi», le parole del presidente della Federal Reserve.

Iniziata la conferenza stampa di Powell

Il presidente della Federal Reserve ha iniziato la conferenza stampa in cui spiegherà quanto deciso nel corso della riunione. «I dati più recenti sull’inflazione si sono leggermente attenuati», ha detto in esordio.

Nota Fed: «Prospettive economiche restano incerte»

«Il Comitato cerca di raggiungere il massimo dell’occupazione e dell’inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo. Il Comitato ritiene che i rischi legati al raggiungimento degli obiettivi in ​​materia di occupazione e inflazione si siano spostati verso un migliore equilibrio nell’ultimo anno. Le prospettive economiche sono incerte e il Comitato resta molto attento ai rischi di inflazione. A sostegno dei suoi obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali tra il 5-1/4 e il 5-1/2%. Nel considerare eventuali aggiustamenti all’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi. Il Comitato ritiene che non sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le proprie partecipazioni in titoli del Tesoro, debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteca di agenzie. Il Comitato è fortemente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%», si legge ancora nella nota ufficiale.

Nota ufficiale Fed: «Inflazione attenuata ma elevata. Fatti progressi»

«Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto. La crescita occupazionale è rimasta forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno, ma rimane elevata. Negli ultimi mesi si sono registrati ulteriori modesti progressi verso l’obiettivo di inflazione del 2% fissato dal Comitato», questo è quanto si legge nella nota ufficiale Fed.

Decisione Fed: tassi restano invariati

Pubblicato l’esito della nuova riunione Fed. I tassi di interesse restano invariati nel range 5,25%-5,5%.

Borse europee in rialzo dopo il calo dell’inflazione negli Usa

La notizia del calo dell’inflazione negli Usa ha portato una ventata positiva anche nelle borse europee che dopo due giorni negativi rialzano la testa nella sessione odierna. La Borsa di Milano ha chiuso con un +1,43% riconquistando quota 34mila punti, persa martedì per la prima volta dal 6 maggio.

Quasi certo il tasso invariato

Le ultime indiscrezioni della vigilia sembrano confermare per la settima riunione consecutiva il tasso nel range 5,25%-5,5%. Attesa per la pubblicazione delle proiezioni dot plot.

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