Rogito immobiliare, cosa cambia con il ddl Lavoro

Nadia Pascale

14 Ottobre 2024 - 15:38

Novità importanti nel rogito notarile, il ddl lavoro prevede che non debbano più essere inseriti i dati inerenti i compensi elargiti dalle parti agli intermediari immobiliari.

Rogito immobiliare, cosa cambia con il ddl Lavoro

Il rogito notarile, essenziale quando si vuole effettuare una compravendita di immobile, cambia con il ddl Lavoro, è prevista un’importante semplificazione che consente di omettere l’inserimento di dati importanti.

Quando si vuole vendere/acquistare casa le parti possono contattare un intermediario immobiliare, o agente immobiliare, le parti possono anche stipulare contratto autonomamente con due agenti diversi, ognuno ovviamente rappresenta gli interessi della propria parte.
Naturalmente gli stessi lavorano dietro compenso e stabiliscono lo stesso in libera trattativa tra le parti. Generalmente si tratta di una percentuale sul prezzo di acquisto/vendita. L’intermediario può avere interesse e non rendere noti a tutti i dati relativi a tali compensi, ma con l’attuale normativa ciò non è possibile.

Nel Disegno di Legge Lavoro però cambiano gli adempimenti per il rogito notarile, non è più necessario inserire le provvigioni pagate all’agente immobiliare. Ecco perché è importante tale novità inserita nell’articolo 22 del disegno di legge Lavoro.

Perché nel rogito notarile si indica il compenso dell’agente immobiliare?

L’obbligo di indicare le provvigioni versate all’agente immobiliare è previsto all’interno del decreto legge 223 del 2006. La norma, introdotta dall’allora Ministro Bersani, aveva l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, ma in un certo senso andava a ledere il diritto alla privacy degli agenti immobiliari in quanto i loro dati erano inseriti in un atto pubblico. A ciò deve aggiungersi che gli onorari di nessun altro professionista entrano in tali atti a valenza pubblica.

Ad oggi di rileva che tale obbligo non ha più ragion di essere anche perché con l’intervento dell’obbligo di fattura elettronica i compensi sono conosciuti in modo immediato dall’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio.

I dati da inserire nel rogito notarile

La normativa che attualmente è ancora in vigore prevede che ciascuna delle parti coinvolte nella compravendita debba dichiarare se si è avvalsa della collaborazione di un intermediario, deve indicare i dati identificativi del soggetto, la spesa sostenuta per la mediazione e le modalità del pagamento effettuato.

Nel caso di approvazione definitiva del testo presente nel disegno di legge Lavoro, scomparirà tale obbligo e sarà fermo l’obbligo di riferire il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della Camera di commercio.
Le parti dovranno indicare l’ammontare della spesa sostenuta per tale attività o, in alternativa, il numero della fattura emessa dal mediatore. Oltre a tutelare la privacy, questa norma consente di salvaguardare la libera trattativa tra le parti.

Naturalmente resta l’obbligo di emettere fattura e di sottoporre a tassazione i compensi.

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