Rottamazione 2023 avvisi, le istruzioni dell’AdE per la definizione agevolata

Patrizia Del Pidio

23 Aprile 2023 - 07:56

Riduzione dal 10% al 3% per i contribuenti che aderiscono alla sanatoria per gli avvisi per esiti di controlli automatizzati. Le istruzioni.

Rottamazione 2023 avvisi, le istruzioni dell’AdE per la definizione agevolata

Nei commi che vanno dal 153 al 159 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2023, è prevista una definizione agevolata per le somme dovute al Fisco a seguito di esiti di controlli automatizzati di modelli dichiarativi riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021.

Prontamente, proprio a tal riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti utili ai contribuenti che vogliano approfittare di questa speciale definizione agevolata che permette di abbassare le sanzioni dal 10% al 3% e lo da con la circolare 1/E del 13 gennaio 2013, in cui fornisce i chiarimenti necessari.

Nella circolare l’Agenzia chiarisce in modo semplice e intuitivo:

I controlli automatizzati delle dichiarazioni e la Rottamazione

Per controllare la regolarità degli adempimenti richiesti ai contribuenti con la dichiarazione dei redditi, ci sono, oltre ai controlli formali, anche quelli automatizzati che riscontrano le informazioni presenti nella dichiarazione presentata con quelli in possesso dell’Anagrafe tributaria.

L’obiettivo è quello non solo di correggere errori materiali e di calcolo che possono essere stati commessi durante la compilazione della dichiarazione, ma anche che le imposte dovute siano state correttamente pagate dal contribuente.
Se dai controlli emerge che il contribuente ha versato meno di quello che avrebbe dovuto l’esito gli viene comunicato attraverso un invito a fornire chiarimenti oltre che a sanare la irregolarità e i debiti riscontrati. In questo modo il contribuente ha la possibilità che le somme dovute non vengano iscritte a ruolo regolarizzando la sua posizione entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione (90 giorni se la comunicazione è telematica).

Con la circolare 1/E del 13 gennaio 2023 l’AdE fornisce chiarimenti in merito alle modalità di applicazione della Rottamazione in merito a questi debiti del contribuente con il Fisco. La precisazione è dovuta visto che per questa tipologia di debito, per gli esiti dei controlli automatizzati già trasmessi ai contribuenti non sono previste nuove comunicazioni da parte dell’AdE.

Definizione agevolata, le sanzioni passano dal 10 al 3%

Per le imposte non versate o versate in ritardo, grazie alla definizione agevolata le sanzioni applicate passano dall’attuale 10% al 3%. La circolare specifica che rientrano nella definizione agevolata:

  • le comunicazioni per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto al 1 gennaio 2023;
  • le comunicazioni recapitate successivamente al 1 gennaio 2023.
    Per poter rientrare nella Rottamazione di questa tipologia di debito, in ogni caso, è necessario che le somme dovute siano pagate entro 30 (o 90 giorni se telematico) giorni dal ricevimento dell’avviso originario:
  • o in un’unica soluzione;
  • o almeno la prima rata (le successive si dovranno versare entro la fine di ciascun trimestre successivo).

I benefici della definizione agevolata, chiarisce l’AdE, potranno essere applicati, come si legge nel comunicato stampa del 13 gennaio 2023, anche nel caso di:

lieve inadempimento previste dall’articolo 15-ter del D.P.R. n. 602/1973 (ritardo non superiore a sette giorni nel versamento delle somme dovute o della prima rata; carenza per una frazione non superiore al 3 per cento e, in ogni caso, a 10mila euro nel versamento delle somme dovute o di una rata; tardivo versamento di una rata diversa dalla prima entro il termine di versamento della rata successiva), salva l’applicazione delle sanzioni per la carenza e/o il ritardo.

Rottamazione rateazioni in corso al 1 gennaio 2023

La definizione agevolata si applica anche alle rateazioni in corso al 1 gennaio 2023, ma solo se il contribuente è il regola con i pagamenti precedenti. In questo caso la definizione agevolata prescinde dal periodo d’imposta cui il debito si riferisce , ma l’agevolazione consiste solo nella riduzione dell’imposta (dal 10 al 3%) residua. Ovvero per i pagamenti rateali da versare dopo il 31 dicembre 2022.

Per quel che riguarda le rateazioni delle somme, grazie al comma 159 della Legge di Bilancio 2023, è possibile estendere il periodo di rateazione. Le somme dovute per gli esiti dei controlli automatizzati, infatti, potevano essere versate solo in un massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo e solo se la somma dovuta era superiore a 5.000 euro in un massimo di 20 rate mensili di uguale importo.

Grazie alla modifica apportata dalla Legge di Bilancio 2023, invece, a prescindere dall’importo del debito, il pagamento può essere rateizzato in un massimo di 20 rate di uguale importo da versare trimestralmente. Questa disposizione si applica non solo alle rateazioni non ancora iniziate, ma anche a quelle già in essere che possono, pertanto, essere estese anche se di importo non superiore a 5.000 euro.

Iscriviti a Money.it