Rottamazione cartelle verso la riapertura con ampliamento, ecco cosa potrebbe cambiare

Patrizia Del Pidio

5 Febbraio 2025 - 15:43

Si apre uno spiraglio per la riapertura dei termini per la rottamazione quater con ampliamento di applicazione. Vediamo le novità per le cartelle esattoriali.

Rottamazione cartelle verso la riapertura con ampliamento, ecco cosa potrebbe cambiare

La rottamazione quater delle cartelle esattoriali va verso una riapertura con ampliamento e a dare qualche speranza in tal proposito, questa volta, è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo che annuncia si tratta di una misura da valutare in base alle coperture finanziarie.

La timida apertura del governo è subordinata, in ogni caso ai conteggi della Ragioneria generale dello Stato. L’emendamento che riguarda la rottamazione quater è sopravvissuto, per ora, all’ammissibilità del decreto Milleproroghee potrebbe riaprire i termini ai decaduti che non hanno versato le rate entro le scadenze.

Attualmente sono rimasti sul tavolo per il vaglio circa 300 emendamenti, tra cui, appunto, quello che riguarda la riapertura e l’ampliamento della rottamazione quater.

Riapertura rottamazione quater con ampliamento

Non si tratta propriamente di una riapertura vera e propria quando di una definizione agevolata delle cartelle esattoriali ispirata alla misura di Alberto Gusmeroli che prevede due distinte misure:

  • da una parte la possibilità di riapertura dei termini per i decaduti che non hanno pagato in tempo le rate del piano di dilazione;
  • la possibilità di applicare la rottamazione anche ai debiti iscritti a ruolo e notificati entro il 31 dicembre 2023.

Anche per questi debiti sarà dovuta solo la quota capitale, senza la maggiorazione di sanzioni e interessi. L’emendamento prevede che i pagamenti sia effettuati in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure suddivisi a rate le cui prime due di importo pari al 10% del totale ognuna, da versare entro il 31 luglio la prima ed entro il 30 novembre 2025 la seconda. Per le rate successive le scadenze ricalcano quelle della rottamazione quater, ovvero 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno.

Le rate versate a partire dal 1° agosto 2025, in ogni caso, saranno maggiorate dagli interessi legali al 2%.

Il futuro della rottamanzione quinquies

Dopo la bocciatura dell’emendamento relativo alla rottamazione quinquies, l’unico modo per ottenere un gettito in modo veloce resta quello di riaprire e ampliare i termini della rottamazione quater.

La definizione agevolata entrata in vigore nel 2023, in ogni caso, fin dal suo esordio non ha dato i risultati sperati con un gettito che non si è neanche avvicinato a quello sperato.

Come le versioni precedenti della rottamazione, anche la quater ha avuto le stesse criticità, ovvero:

  • prime due rate di importo troppo elevato e con scadenze troppo ravvicinate che hanno portato una gran parte di chi aveva aderito a decadere;
  • scadenze trimestrali che portano, per forza di cose, l’importo da versare con ogni rata ad essere abbastanza elevato;
  • piano di dilazione in un massimo di 5 anni, un tempo troppo breve per consentire di saldare i debiti di importo più elevato.

Proprio per questo motivo l’idea di una rottamazione quinquies sembrava essere vincente, visto che, per come era stata ideata, riusciva a superare tutte le criticità delle versioni precedenti e a far sperare che la maggior parte di coloro che avrebbero aderito non sarebbero decaduti.

Anche se l’idea di una rottamazione quinquies non è ancora stata accantonata definitivamente è da attendere per prima cosa che trovi posto in un prossimo disegno di legge e, poi, è necessario che venga definito come recuperare le somme che il minor gettito (scorporo di sanzioni e interessi) porterebbe.

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