La Russia minaccia una grande capitale occidentale: “Sarà la prima a essere bombardata”

Giorgia Bonamoneta

25/06/2022

Nuove minacce russe nei confronti dell’Occidente. Nel piano di attacco contro la Nato il primo obiettivo da bombardare sarebbe una capitale europea. Ecco quale e perché.

La Russia minaccia una grande capitale occidentale: “Sarà la prima a essere bombardata”

Potrebbe essere Londra la prima capitale occidentale a essere sottoposta a un bombardamento mirato e strategico in caso di escalation verso una guerra globale. La Russia non è nuova a minacce verso le capitali dei membri Nato, soprattutto quando queste arrivano dalla televisione, che gioca un fattore determinante nel condizionamento dell’opinione pubblica, nella creazione dell’idea di un nemico e, in generale, nella deresponsabilizzazione della Russia nel conflitto.

La minaccia nei confronti del Regno Unito, primo Paese geograficamente locato in Europa a esprimersi attraverso un campo lessicale direttamente collegato alla guerra e a favore della preparazione militare dentro e fuori il Paese - il Regno Unito si è offerto di addestrate i soldati ucraini -, non sono del tutto inaspettate.

Dopo la pubblicazione della lettera del Capo di Stato Maggiore della Gran Bretagna e le dichiarazioni di amicizia e supporto di Boris Johnson all’indomani della sua seconda visita a Kyiv, il Cremlino ha disegnato un bersaglio sulla cartina geografica. «Se ci sarà una terza guerra mondiale», ha affermato Andrey Gurulyov, politico alleato di Vladimir Putin, «Londra sarà la prima a essere bombardata».

Da quanto riporta il noto giornale inglese The Telegraph, Gurulyov non si sarebbe limitato alla minaccia nei confronti di Londra, ma avrebbe delineato una sorta di piano - che appare come già scritto - con il quale conquistare la vittoria contro l’Occidente. Si tratta di un piano in tre fasi che ha l’intento di distruggere la “minaccia per il mondo”, ovvero gli anglosassoni. «A nessuno importerà se sono americani o britannici, li vedremmo tutti come Nato», ha spiegato sul primo canale russo. Nella conclusione, il politico ha affermato che quanto esposto era il piano nelle sue linee generali e che tralasciava volutamente i dettagli perché non potevano essere discussi in televisione.

L’ennesima minaccia della Russia all’Occidente: Londra primo bersaglio da attaccare

Emerge dalle pagine del giornale inglese The Telegraph la minaccia della Russia nei confronti dei Paesi membri della Nato. Secondo l’aggiornamento risalente al tardo pomeriggio di ieri, Andrey Gurulyov, politico della Duma e alleato del presidente Putin, avrebbe raccontato sul primo canale della tv russa il piano di attacco che darebbe il via alla Terza guerra mondiale.

L’approccio anti-anglosassone e anti-Nato della tv russa è sistemico quanto naturale nella condizione di perenne stato di propaganda che l’informazione (per lo più talk show) sta vivendo. La costruzione del nemico prosegue da tempo, con particolare accento negativo nei confronti degli statunitensi. A proposito le agenzie di stampa russe hanno da poche ore citato le affermazioni del ministro degli Esteri Serghei Lavrov, secondo il quale l’Ue e la Nato stanno mettendo insieme una coalizione per fare guerra alla Russia proprio come fece Adolf Hitler allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

La Terza guerra mondiale vede la Russia contro la Nato: il piano del Cremlino

Dalle dichiarazioni di Andrey Gurulyov si sono estrapolate non solo le minacce dirette verso Londra, capitale dell’Inghilterra, ma anche l’idea di un piano di attacco per dividere e rendere più debole l’Occidente al momento dell’inizio del conflitto tra Russia e Nato. Infatti Gurulyov avrebbe affermato che, in caso di una guerra, la prima fase del piano prevedrebbe la «distruzione dell’intero gruppo di satelliti spaziali nemici», in un secondo momento verrebbe mitigato «l’intero sistema di difesa antimissilistica, ovunque e al 100%» e infine toccherebbe a Londra subire il primo importante bombardamento tra le capitali dei membri Nato.

Il motivo dell’accanimento verso Londra è piuttosto scontato, ma in ogni caso è lo stesso Gurulyov ha spiegarlo:

«A nessuno importerà se sono americani o britannici, li vedremmo tutti come Nato. [...] E nella terza fase, vedrò cosa diranno gli Stati Uniti all’Europa occidentale per continuare a combattere al freddo, senza cibo ed elettricità. Mi chiedo come faranno (gli Stati Uniti) a rimanere in disparte. Questo è il piano di massima, e tralascio volutamente alcuni momenti perché non devono essere discussi in tv.»

La Russia sta giocando una guerra su due fronti: terra e televisione. Entrambi i campi di battaglia sono importanti, perché servono due obiettivi differenti quanto interconnessi, ovvero l’ottenimento di quanto preventivato in Ucraina e la vittoria morale contro l’Occidente. Il gioco si potrebbe concludere in moltissimi modi, ma c’è una conseguenza che non potrà essere evitata in nessun caso: lo spostamento di equilibrio di potere e influenza verso oriente.

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