È una prassi che va avanti da tantissimi anni, ogni volta che l’aereo tocca terra ecco che parte l’applauso. Ma perché?
Viaggiare in aereo è per qualcuno abitudine, per altri è un qualcosa di nuovo. Al tempo stesso ci sono persone che viaggiano in tutta tranquillità e persone che invece si fanno prendere dall’ansia sia dalle ore precedenti alla partenza e poi per tutto il volo, non vedendo l’ora di scendere dal velivolo.
I motivi sono facilmente intuibili. Nonostante l’aereo sia considerato il mezzo di trasporto più sicuro al mondo (lo dicono i numeri, ndr), per tanti la sensazione di non poter controllare ciò che accade intorno, il fatto di trovarsi rinchiusi in una involucro di metallo a migliaia di metri di altezza, il fatto di affidare la propria vita a persone sconosciute, è indice di ansia e terrore.
C’è chi riesce a sconfiggere la paura e chi invece alla fine si arrende decidendo di non salire mai a bordo. Questo però limita di molto il vissuto perché senza viaggiare in aereo si è molto limitati negli spostamenti oppure avvengono con tempi di percorrenza molto più lunghi. Chi ha preso un aereo sa benissimo che nel momento in cui il velivolo tocca terra dopo l’atterraggio, in cabina, accade un qualcosa che si ripete ad ogni viaggio, ovvero parte il consueto applauso. Ma come mai c’è questa usanza? Ecco il motivo.
Ecco perché si applaude quando atterra l’aereo
Oggi è una prassi presente in tutti i voli di linea, appena le ruote toccano la pista di atterraggio, ecco che parte l’applauso liberatorio. È dagli anni 70 che va avanti questa curiosa usanza. Il motivo? È un applauso liberatorio. Molte persone si sentono sollevate per il fatto di aver toccato di nuovo terra e di esser arrivate sane e salve a destinazione. Questo può essere giustificato in caso di voli turbolenti con attimi di panico ma l’applauso accade praticamente sempre, anche in voli brevi e tranquilli. Spesso sono le persone più ansiose a far partire l’applauso come gesto liberatorio e di sollievo a cui poi si collegano tutti gli altri passeggeri.
Ma come mai questo allora non accade quando si viaggia in treno o autobus? Perché la differenza è che l’aereo decolla e viaggia a chilometri di altezza, gli altri mezzi non si staccano da terra. Il fatto di non avere i piedi per terra crea ansia ed ecco che le persone sono molto felici quando si ritocca terra.
Perché non serve a niente
L’applauso è rivolto sopratutto ai piloti che sono stati in grado di condurre i passeggeri atterra sani e salvi. Un gesto di gratitudine nei loro confronti. Questa pratica però è inutile perché le porte che dividono la cabina di pilotaggio con il resto del velivolo sono spesse e insonorizzate. In più i piloti indossano le cuffie per cui è impossibile per loro ascoltare l’applauso che i passeggeri gli hanno dedicato. Lo sapranno soltanto qualora le hostess gli riferiscano l’accaduto.
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