Capita molto spesso. La cosa da fare è una: non richiamare assolutamente il numero se non vuoi rischiare di perdere soldi.
Le truffe telefoniche hanno raggiunto numeri incredibili. Solo nel nostro paese ogni giorno migliaia di persone finiscono raggirate da chi o con una tecnica o con un’altra, riesce a entrare in possesso di dati personali e rubare soldi. È una cosa a cui bisogna stare molto attenti. Le tecniche utilizzate dai truffatori sono diverse ma in genere possiamo ridurle a due tipologie. La prima, la più classica, è la chiamata del truffatore che, fingendosi per ciò che non è, ovvero un rappresentante di banca, aziendale o pubblico, tenta di farsi dire dati personali per accedere poi al conto e prosciugarlo.
Questa tecnica, seppur ancora molto usata, riesce a fare sempre meno vittime perché negli ultimi anni si è fatto tanto a livello di comunicazione e sempre più persone sanno che mai nessuno della propria banca chiamerà per chiedere informazioni personali. Allora molto in voga è una nuova tecnica, chiamata wangiri, termine giapponese che significa «chiama e riattacca». Ecco come funziona.
Ecco perché ti chiamano da numeri sconosciuti e riattaccano dopo pochi secondi
La tecnica usata con il wangiri è molto semplice. Si chiama un numero, si attende la risposta salvo poi riattaccae. A questo punto le persone, credendo che la linea sia caduta, proveranno a richiamare il numero finendo in trappola. Chi risponderà cercherà di farvi stare al telefono più tempo possibile perché queste chiamate hanno una tariffazione abbastanza ingente. Solitamente le chiamate arrivano dall’estero con prefissi della Gran Bretagna (+44), Cuba (+53) o Tunisia (+216).
Questo è il primo motivo per cui chi chiama da un numero sconosciuto riattacca dopo pochi secondi dalla risposta. Un altro motivo è legato al telemarketing. Le compagnie telefoniche effettuano chiamate casuali all’interno dell’intero database di numeri di cui dispongono, quindi quando rispondi potrebbero non averti ancora assegnato un consulente e visto che hai già risposto non sentirai nulla. Probabilmente tutti i consulenti sono occupati ed è lì che la chiamata riattacca.
Quando si ricevono chiamate da numeri sconosciuti e al momento dell’inizio della telefonata non si ottiene risposta, bisogna riagganciare e non richiamare assolutamente il numero né inviare sms. Chi vorrà mettersi realmente in contatto con voi lo farà in altro modo o richiamando poco dopo.
Se sono numeri esteri quasi certamente si tratta di truffe ed è quindi consigliato bloccare immediatamente il contatto. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di un app in grado di intercettare le chiamate spam mandando un avviso. La migliore è Truecaller, disponibile gratuitamente sia su Android che Apple. Se un numero sconosciuto chiama e il numero è inserito nel database e segnalato come spam, l’applicazione manda un avviso.
Stretta anche sul telemarketing
Qualche giorno fa l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica per impedire il marketing selvaggio. Si vuole impedire il CLI Spoofing, ovvero la pratica con cui l’utente viene ingannato sull’identità del soggetto chiamante a seguito della manipolazione del reale numero telefonico. In pratica si fa risultare un numero diverso da quello da cui si sta chiamando che spesso è di provenienza estera.
In Italia abbiamo attivo il registro delle opposizioni che ha raggiungo i 30 milioni di numeri registrati ma il sistema non è ancora usato a dovere e spesso anche chi si è registrato riceve decine di chiamate spam ogni giorno. Come mai? Innanzitutto perché il registro non impedisce le chiamate dai call center esteri, cosa che ormai avviene nella quasi totalità dei casi. E in secondo luogo il registro blocca i consensi dati precedentemente la registrazione. Se dopo la registrazione abbiamo dato nuovi consensi a ricevere chiamate di marketing, siamo di nuovo punto e a capo. Ogni mese bisognerebbe aggiornare l’iscrizione.
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