La norma del ddl Concorrenza che introduceva, di fatto, la possibilità di saldi tutto l’anno è stata momentaneamente stralciata dal governo: cosa succederà e potrà tornare questa norma?
I saldi non si toccano, ma la possibilità che diventino liberi resta dietro l’angolo. Il ddl Concorrenza che dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri del 28 marzo non dovrebbe quindi contenere la norma sui saldi liberi (quindi per tutto l’anno e non solo stagionali), ma la discussione sul tema con le associazioni di categoria si aprirà comunque nei prossimi giorni.
Al di là di questo aspetto, ancora da definire, sono tante le novità del decreto annuale che viene richiesto anche dal Pnrr. Ci sono novità sul fronte dei contatori elettrici intelligenti, della disciplina del commercio ambulante, del rafforzamento dei poteri dell’Antitrust e dell’eliminazione delle norme anti-concorrenziali sulla preparazione dei farmaci galenici.
Vediamo, quindi, le principali novità che verranno introdotte dal decreto Concorrenza e, soprattutto, cosa sta succedendo sulla questione dei saldi: dalla prima proposta del testo alle norme che per il momento vengono stralciate o, quantomeno, temporaneamente sospese.
La norma sui saldi liberi del ddl Concorrenza
La prima versione del decreto Concorrenza prevede il divieto per le Regioni di disciplinare i periodi e la durata dei saldi e delle vendite di liquidazioni. Veniva inoltre introdotta la possibilità di applicare liberamente le vendite promozionali anche a ridosso dei saldi.
L’articolo 7 della bozza prevedeva, come si spiega nella relazione tecnica del ddl, che venisse sottratta alle Regioni la disciplina dei periodi e della durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione. Si prevedevano anche semplificazioni per gli adempimenti nel caso in cui le imprese vogliano applicare vendite straordinarie in più comuni: sarebbe sufficiente un’unica comunicazione al Suap di un solo comune.
Saldi, dopo la protesta stralciata la norma
La norma sui saldi non piace a Confesercenti, che protesta sostenendo che così si fa “un regalo alle piattaforme online e alla grande distribuzione”. Dopo la protesta, il governo ha deciso di stralciare la norma, rinviandola e aprendo prima un confronto con le associazioni di categoria e le Regioni. Come spiega Confesercenti i saldi hanno un valore da 8 miliardi di euro e cancellarli aiuterebbe “solo le attività di dimensioni maggiori”. La norma, quindi, viene rinviata ma non è detto che non possa tornare più avanti, anche durante l’iter parlamentare del provvedimento, una volta terminato il confronto.
Concorrenza, la rete elettrica nazionale e i contatori intelligenti
Altro capitolo importante del decreto concorrenza è quello riguardante il potenziamento e la pianificazione dello sviluppo della rete elettrica nazionale. Viene introdotto l’obbligo di comunicazione ad Arera degli interventi infrastrutturali previsti in dieci anni e degli investimenti attesi nei successivi tre anni.
A questo si aggiunge un altro capitolo, quello dei contatori intelligenti: il provvedimento punta a promuovere il loro utilizzo per favorire il risparmio energetico e contenere il prezzo dell’elettricità. Una norma richiesta anche in funzione degli obiettivi del Pnrr da raggiungere.
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