Il salvataggio di Alitalia dovrà essere rinviato? Fs ha chiesto più tempo
Il salvataggio di Alitalia non smette di tenere con il fiato sospeso.
Il Consiglio di amministrazione di FS ha chiesto di prorogare i tempi evidenziando la necessità di discutere ancora qualche mese prima di ufficializzare le operazioni. Ad oggi, infatti, la quadra sul salvataggio di Alitalia non è stata ancora trovata.
Non è chiaro se Delta ufficializzerà la propria partecipazione in via definitiva e non è chiaro se sarà un’azienda italiana o straniera a farsi carico di un altro 35% (circa) della nuova compagnia aerea. Troppi i dubbi ancora aleggianti sul salvataggio di Alitalia: rimandare la questione di qualche mese potrebbe essere la via migliore da intraprendere.
Salvataggio Alitalia: a che punto siamo?
Secondo quanto emerso fino ad ora, la ex compagnia di bandiera assisterà alla creazione di un veicolo di investimento ad hoc. FS deterrà una quota compresa tra il 35 e il 40%, mentre il MEF si porterà al 15% e Delta si aggirerà tra il 10% e il 15%.
Le indiscrezioni iniziali che avevano parlato di una prossima partecipazione di Atlantia sono state freddate dall’ad della quotata, Castellucci, che ha smentito qualsiasi coinvolgimento nel salvataggio di Alitalia.
Nei giorni scorsi, alcune indiscrezioni di stampa hanno parlato del possibile interesse di Riccardo Toto, figlio dell’ex patron di Air One, e della sua famiglia. Anche in questo caso, però, le voci non sono state né confermate né smentite, cosa che ha aperto il campo a nuove speculazioni sull’ipotesi Lufthansa: i tedeschi, come già confermato da tempo, interverranno soltanto dopo un forte dimagrimento dell’azienda.
Certo è che le quote prima citate non basteranno ad assicurare il salvataggio di Alitalia. Sarà necessaria infatti una nuova entità alla quale far acquisire un altro 35-40% della nuova compagnia aerea.
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