Sbarchi migranti: contesto senza precedenti, ecco perché secondo il Viminale

Violetta Silvestri

30/07/2020

Continuano gli sbarchi dei migranti con barche di fortuna sulle coste italiane. La situazione è senza precedenti secondo il Ministero dell’Interno: ecco per quali motivi.

Sbarchi migranti: contesto senza precedenti, ecco perché secondo il Viminale

Gli sbarchi dei migranti in Italia continuano a generare preoccupazione.

Le rotte via mare, infatti, sono in grande fermento in questi caldi giorni di luglio, quando generalmente, grazie alle buone condizioni atmosferiche, i richiedenti asilo intensificano le traversate.

Questa volta, però, il quadro è diverso, reso più complesso dall’emergenza coronavirus. L’Italia si trova in un contesto eccezionale, come ha affermato in una nota il Ministero dell’Interno.

Cosa sta accadendo di così inedito nel nostro Paese sul fronte sbarchi migranti?

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Sbarcano ogni giorno sulle coste siciliane soprattutto: sono i migranti in cerca di un posto più fortunato rispetto alla nazione di origine.

Fuggono dalla guerra in Libia, dalla povertà in Tunisia, Bangladesh, Nord Africa in generale. E arrivano sulle spiagge anche più nascoste, in barche e gommoni piccoli e guidati dagli scafisti senza scrupolo.

Questa cornice sta interessando sempre di più l’Italia, alle prese con una gestione di non facile organizzazione. Lo ha ribadito proprio il Viminale in una nota:

“In questo contesto senza precedenti, in cui gli sbarchi autonomi sulle coste italiane si sono più che moltiplicati in un brevissimo lasso di tempo, sono evidenti le complessità organizzative legate alla necessità di garantire l’adozione di tutte le misure precauzionali sanitarie

Sbarchi autonomi, così li chiama il ministero del’Interno, per differenziarli da quelli gestiti dalle navi delle ONG, ora non consentite.

Proprio questi arrivi incontrollati sono i più complessi, contro i quali nemmeno il piano di blocco navale della Meloni potrebbe funzionare. E neanche la chiusura dei porti di Salvini avrebbe effetto, come infatti è stato durante il suo stesso ministero, visto che arrivano in coste deserte, non nei moli controllati.

Che fare? Di Maio ha già inviato un monito all’Europa, perché l’Italia non può farcela da sola in una situazione di grave pericolosità per la paura dei contagi.

Il Viminale ha infatti ricordato che ci troviamo dinanzi a “un’emergenza sanitaria, questa, che incide fortemente anche sulla disponibilità dei territori ad accogliere i migranti, seppure con test sierologico o con tampone dall’esito negativo, che concentra soltanto su alcune regioni il peso della redistribuzione”

Migranti: cosa sta facendo il Ministero dell’Interno

Un piano di intervento immediato lo ha dovuto obbligatoriamente studiare la ministra Lamorgese. Sebbene il Governo, con il pressing di Zingaretti, stia spingendo per runa politica lungimirante e più efficace, al momento c’è un’emergenza da gestire.

Il Viminale ha sottolineato che:

“l’obiettivo del Governo è quello di poter disporre nei prossimi giorni almeno di due unità navali per la quarantena...è stata inoltre avviata la bonifica di un’area militare che ospiterà ricoveri abitativi destinati al periodo di isolamento fiduciario dei migranti”

Sono ripresi, infine, i voli di rimpatrio verso la Tunisia, che il ministro degli Esteri Di Maio si è affrettato a dichiarare Paese sicuro, dal quale quindi non si possono accettare richiedenti asilo.

Il problema c’è ed è grave, senza precedenti, come affermato dal Viminale e come ribadito dal ministro pentastellato, che sull’argomento non vuole cedere terreno ai più aspri toni della Lega, promettendo egli stesso battaglia per riportare la sicurezza sanitaria e sociale nei territori.

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