Scadenze fiscali 2020, proroga delle imposte sui redditi al 20 luglio, adempimenti IVA al 30 giugno ed importante appuntamento il 16 settembre con la ripresa dei versamenti sospesi nel periodo di emergenza. Facciamo il punto sulle date da tenere a mente.
Scadenze fiscali 2020, il calendario di versamenti ed adempimenti degli ultimi mesi ha risentito in maniera profonda della situazione di emergenza causata dal coronavirus.
Dopo il susseguirsi di diverse misure di proroga, è però arrivato il momento di fare i conti con la ripresa della routine tra contribuenti e Fisco: il primo grande appuntamento è quello del 30 giugno, ma sarà il 16 settembre 2020 la giornata più impegnativa.
Da tale data parte il versamento di IVA, ritenute e contributi sospesi, che potrà essere effettuato in un’unica soluzione o a rate.
Da considerare poi la proroga parziale delle imposte sui redditi 2020: il termine del 30 giugno, scadenza di saldo ed acconto Irpef, Ires e cedolare secca, è stato differito al 20 luglio, ma esclusivamente per i titolari di partita IVA che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli ISA. Un rinvio che riguarda anche i forfettari.
Facciamo quindi il punto sulle scadenze fiscali post proroga da tenere a mente, partendo da un’infografica di sintesi.
Scadenze fiscali 2020: dopo la proroga si parte con le imposte sui redditi e adempimenti IVA del 30 giugno
Alle scadenze ordinarie bisognerà sommare quelle straordinarie. Si parte così già dal 30 giugno 2020.
La prima delle scadenze fiscali da tenere a mente è quindi quella con i versamenti da dichiarazione dei redditi 2020, appuntamento che pesa per 29 miliardi di euro considerando il saldo 2019 e l’acconto dovuto per l’anno in corso.
Una scadenze che si caratterizza però per una nuova proroga, seppur breve: il DPCM annunciato dal MEF con comunicato stampa del 22 giugno 2020 rinvia al 20 luglio la scadenza delle imposte per le partite IVA che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli ISA.
Una proroga che, per espressa indicazione da parte del Ministero dell’Economia, riguarderà anche i forfettari. Restano invece fuori i lavoratori dipendenti ed i pensionati, che dovranno quindi tenere a mente l’appuntamento con la scadenza dell’Irpef e della cedolare secca 2020.
Scadenza al 30 giugno 2020 anche per la ripresa degli adempimenti IVA congelati durante la fase di emergenza. Entro questa data sarà necessario procedere con l’invio di:
- dichiarazione IVA 2020;
- Lipe del primo trimestre 2020;
- esterometro del primo trimestre 2020.
Scadenze fiscali 2020, il 16 settembre riprendono i versamenti di IVA, ritenute e contributi
Riprendono il 16 settembre 2020 i termini per i versamenti sospesi in conseguenza dell’emergenza Covid-19.
IVA, ritenute e contributi previdenziali potranno essere pagati in un’unica soluzione ovvero in un massimo di 4 rate, da settembre ed entro il 16 dicembre 2020.
Ma cosa bisognerà pagare il 16 settembre 2020? Il susseguirsi di proroghe rende legittimo porsi tale domanda.
Sintetizzando, bisognerà eseguire il versamento di:
- ritenute sui redditi di lavoro dipendente, trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, nonché dell’IVA sospesi per i mesi di aprile e maggio 2020;
- ritenute derivanti dal mancato assoggettamento sui ricavi e compensi percepiti nel periodo tra il 17 marzo ed il 31 maggio dai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro;
- ritenute sospese dal 2 marzo al 30 aprile nonché l’IVA in scadenza nel mese di marzo 2020 a favore degli soggetti che operano nei settori indicati dall’art. 61 del decreto Cura Italia;
- versamenti sospesi per i soggetti con ricavi o compensi fino a 2 milioni e per i soggetti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza.
Una vera e propria maxi scadenza, che impegnerà una somma rilevante degli introiti incassati dopo la sospensione delle attività produttive. Non è esclusa l’impossibilità di adempiere per molte partite IVA, tanto che anche la relazione illustrativa al decreto Rilancio del Senato evidenzia che:
“considerata la rilevante entità dei tributi e contributi sospesi, e tenuto conto che le scadenze delle rate previste per la ripresa dei versamenti sospesi sono prossime al 2021 (l’ultima rata, cui corrispondono versamenti per oltre 5 miliardi di euro, ha scadenza 16 dicembre 2020), andrebbe valutata prudenzialità [..] alla luce delle effettive possibilità di riscuotere entro l’anno le somme indicate.
Andrebbe infatti considerata la possibilità che la riscossione non si realizzi in misura piena per la persistenza di problemi di liquidità oppure, tra l’altro, per la chiusura di talune attività economiche con conseguente mancato versamento (o rinvio dei versamenti) dei contributi e tributi dovuti.”
Scadenze fiscali, al 16 settembre 2020 anche i versamenti da controlli dell’Agenzia delle Entrate
Il 16 settembre 2020 è anche la scadenza per eseguire i versamenti relativi a somme derivanti da controlli fiscali automatizzati e formali sulle dichiarazioni.
Si tratta dei pagamenti in scadenza dell’8 marzo e fino al 31 maggio 2020, che potranno essere effettuati, anche in tal caso, in un’unica soluzione ovvero in un massimo di 4 rate mensili, entro il 16 di ciascun mese.
Scadenze fiscali 2020, a dicembre le rate della pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio
Sarà uno degli adempimenti fiscali di chiusura di un anno complesso, sotto diversi punti di vista. È fissata al 10 dicembre 2020 la scadenza di tutte le rate dovute nel corso dell’anno per rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle.
La pace fiscale segna, per ora, l’ultimo degli adempimenti e versamenti fiscali da recuperare dopo le proroghe in ordine sparso previste dai decreti per l’emergenza coronavirus.
Questo almeno lo scenario attuale. A fronte della situazione economica complessa e precaria, non si escludono nuovi rinvii e dilazioni delle scadenze fiscali 2020.
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