Scadenze fiscali gennaio 2024, attenti a slittamento Irpef e canone Rai

Nadia Pascale

11/12/2023

Importanti scadenze fiscali anche a gennaio 2024, è bene ricordare lo slittamento Irpef del 2023 al 2024 e la possibilità di richiedere entro il 31 gennaio l’esenzione dal canone Rai.

Scadenze fiscali gennaio 2024, attenti a slittamento Irpef e canone Rai

Gennaio è un mese importante e si ricomincia anche con le scadenze fiscali, oltre le scadenze ordinarie che ricadono il giorno 16 del mese, ci sono anche i contributi per colf e badanti.

Per chi ha usufruito della proroga delle imposte sui redditi da pagare entro il 30 novembre, il 16 gennaio c’è il pagamento dell’unica rata, o della prima delle 5 rate. Inoltre entro il 31 gennaio 2024 è possibile chiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai.

Ecco le principali scadenze fiscali del mese di gennaio 2024.

Versamento dei contributi entro il 10 gennaio 2024

La prima scadenza fiscale dell’anno 2024 da tenere in considerazione è quella del 10 gennaio, data entro la quale devono essere versati i contributi per colf e badanti. Si tratta dei versamenti relativi ai contributi maturati nel quarto trimestre dell’anno.

I pagamenti possono essere effettuati attraverso il sito Inps, nella sezione Pagamento dei lavoratori domestici. In alternativa è possibile effettuare il versamento presso banche, uffici postali e altri istituti di pagamento (anche denominati PSP – Prestatori di Servizi di Pagamento), aderenti al circuito PagoPA e, infine, tramite il circuito online CBILL messo a disposizione dalle banche.

Gli importi dovuti sono comunicati dall’Inps attraverso gli avvisi di pagamento, specificando l’importo da corrispondere attraverso il sistema pagoPA.

Le scadenze fiscali del 16 gennaio 2024

La seconda scadenza importante è quella del 16 gennaio 2024, in questa data infatti ricadono i pagamenti periodici. In particolare è necessario versare la Tobin Tax, cioè la tassa sugli investimenti finanziari del mese precedente.
Scade il 16 gennaio anche la tassa sugli intrattenimenti.

Cade il 16 gennaio il versamento delle ritenute di imposta effettuata dai sostituti nel mese precedente. Per il pagamento deve essere usato il modello F24.

I datori di lavoro entro il 16 di ogni mese devono provvedere al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali INPS per i diritti maturati nel mese precedente dai lavoratori. Ricordiamo che il datore di lavoro è responsabile in via esclusiva del versamento anche per la quota a carico del lavoratore, salvo il diritto di rivalsa sulla quota a carico del lavoratore.

Per i sostituti di imposta il 16 gennaio c’è un altro importante appuntamento, infatti devono effettuare la comunicazione circa la volontà di prestare assistenza fiscale.
Infine, il 16 gennaio 2024 c’è il versamento dell’Iva mensile.

Scadenze fiscali gennaio 2024, attenzione allo slittamento Irpef

Particolare attenzione deve essere posta in questa data ai versamenti dovuti entro il 30 novembre 2023 e che sono slittati a gennaio.

L’articolo 4 del decreto Anticipi, adottato a ottobre e che ora è in sede di conversione, con importanti novità, tra cui la proroga dei termini per il pagamento della rottamazione quater, ha posticipato dal 30 novembre al 16 gennaio il pagamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi.

La disposizione si applica però solo alle persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro.
Sono stati esclusi da tale slittamento i contributi previdenziali e assistenziali e i premi assicurativi Inail.
In alternativa al pagamento entro il 16 gennaio 2023, è possibile scegliere il pagamento in 5 rate mensili di pari importo, la cui prima in scadenza il 16 gennaio 2024.

Le scadenze fiscali del 31 gennaio 2024: esenzione del canone Rai

Entro il 31 gennaio del 2024 coloro che hanno compiuto 75 anni e sono nelle condizioni di ottenere l’esenzione del canone Rai devono presentare la dichiarazione sostitutiva. Chi compie gli anni entro il 31 gennaio ha diritto all’esenzione per tutto l’anno. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre.

Alleghiamo il modulo per la richiesta di esenzione per chi ha compiuto 75 anni.

Modulo esenzione canone Rai
Esenzione canone Rai

Lo stesso obbligo di comunicazione si applica per dichiarare di non possedere un apparecchio televisivo. In questo caso, è necessario presentare annualmente tale dichiarazione per confermare di non detenere l’apparecchio.

Esenzione Canone Rai non detentori
Esenzione Canone Rai

In entrambi casi la dichiarazione può essere presentata attraverso:

  • web app dell’Agenzia delle Entrate;
  • raccomandata senza busta all’indirizzo «Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 - 10121 Torino»;
  • posta elettronica certificata con firma digitale;
  • intermediari abilitati come Caf e professionisti.

In caso di addebito del canone Rai in bolletta, se la comunicazione di esenzione perviene entro il 15 del mese, l’addebito del canone in bolletta sarà ordinariamente interrotto già a partire dalla rata relativa al mese successivo a quello di invio della richiesta. Nel caso di arrivo successivo, l’addebito del canone in bolletta sarà, invece, interrotto a partire dalla rata relativa al secondo mese successivo a quello di invio della richiesta.

Chi ha diritto all’esenzione può comunque decidere di pagare solo la fornitura di energia elettrica scorporando eventuali rate di canone TV non dovute a seguito della presentazione della dichiarazione sostitutiva.

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