Scadenze fiscali luglio 2024, attenzione al saldo e acconto Irpef

Nadia Pascale

26 Giugno 2024 - 16:22

Importanti appuntamenti con le scadenze fiscali di luglio 2024, devono essere versati il saldo Irpef 2023 e il primo acconto 2024. Occhio anche a ravvedimento speciale e rottamazione quater.

Scadenze fiscali luglio 2024, attenzione al saldo e acconto Irpef

Anche se molti italiani hanno già iniziato le vacanze, ci sono le scadenze fiscali di luglio 2024 da rispettare.

Tre le tappe importanti, il primo luglio con il versamento del saldo e acconto Irpef, il 16 luglio con le scadenze Iva e, infine, il 31 luglio con la rottamazione quater e Irpef in casi particolari.

Queste le principali scadenze, ma ecco nel dettaglio tutti gli impegni fiscali da non dimenticare nel mese di luglio 2024.

Scadenze fiscali 1° luglio 2024: Irpef e riallineamento magazzino

Le prime scadenze fiscali da ricordare sono quelle del 1° luglio 2024, si tratta nella maggior parte dei casi di slittamenti dal 30 giugno che è domenica.

La scadenza da non dimenticare assolutamente per il primo luglio è il versamento dell’imposta sostitutiva per l’adeguamento delle rimanenze iniziali di magazzino, il riallineamento è una misura di favore prevista per il solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.
Gli importi devono essere versati in due rate di cui la prima in scadenza al 1° luglio (posticipata dal 30 giugno che è domenica) e la seconda rata entro il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi relativa al periodo d’imposta successivo.

Entro questa data è necessario versare il saldo Irpef relativo al 2023 e il primo acconto del 2024. Tali adempimenti sono dovuti nel caso in cui non ci sia un sostituto di imposta, in caso contrario sarà costui a occuparsi di operare le ritenute.

Scade il 30 giugno (posticipato al primo luglio) anche il versamento della cedolare secca sulle locazioni di immobili: si deve versare il saldo 2023 e l’acconto 2024.
Il versamento può essere fatto entro fine luglio con maggiorazione dello 0,40%.

Inoltre entro il primo luglio 2024 è necessario anche presentare la comunicazione dei contratti di locazione breve stipulati nell’anno precedente.

Occorre ricordare anche il versamento della sesta rata della sanzione ridotta a 1/18 del minimo a seguito di ravvedimento speciale previsto dalla Legge di Bilancio 2023, articolo 1, commi da 174 a 178, per chi ha scelto il versamento rateale.

Le ulteriori scadenze da rispettare sono:

  • dichiarazione IMU per gli enti non commerciali;
  • versamento diritto annuale Camera di Commercio senza maggiorazione, oppure entro il 31 luglio 2024 con maggiorazione dello 0,40%. Codice tributo 3850. L’imposta è dovuta dalle imprese iscritte o annotate alla Camera di Commercio.
  • Versamento saldo Iva 2023 tramite modello F24 con modalità telematiche, indicando nella Sezione “Erario” il codice tributo 6099 - “Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale”.

Scadenze fiscali del 16 luglio 2024

Le scadenze di luglio proseguono con la data del 16 che al solito è dedicata ai pagamenti periodici.
Per i titolari di partita Iva mensili il 16 è il giorno dei versamenti per le operazioni del mese di giugno.

Ricadono il 16 luglio anche il versamento dei contributi INPS per gli iscritti alla Gestione Separata e per il versamento dei contributi per i dipendenti.
I sostituti di imposta devono versare le ritenute Irpef effettuate sui compensi per i lavoratori autonomi e dipendenti.

Gli intermediari nel settore immobiliare devono versare le ritenute operate sui canoni o corrispettivi incassati o pagati nel mese precedente relativi a contratti di locazione breve, tramite modello F24 con modalità telematiche. La ritenuta è del 21% sugli importi.
Tra le scadenze del 16 luglio c’è anche la Tobin Tax.

Scadenze fiscali di fine mese

Per il 25 luglio c’è un unico appuntamento, cioè la presentazione degli elenchi delle cessioni e acquisti intracomunitari di beni relativi alle operazioni effettuate nel mese di giugno, per i soggetti Iva con obbligo mensile, e relativi alle operazioni effettuate nel secondo trimestre 2024 per i soggetti Iva con obbligo trimestrale.

Restano, infine, le scadenze del 31 luglio.
Chi ha aderito alla rottamazione quater e ha pagato le recedenti 4 rate, quindi, non è decaduto dall’agevolazione fiscale, deve pagare entro il 31 luglio la quinta rata. Al solito sono previsti i 5 giorni di tolleranza, quindi il pagamento può essere effettuato massimo entro il 5 agosto, ma è bene non dimenticare la scadenza, il rischio è, infatti, decadere dal beneficio.

Occorre prestare attenzione al 31 luglio, infatti, si è detto in precedenza che entro il 1° luglio è necessario versare il saldo Irpef 2023 e l’acconto 2024, c’è però un’eccezione: i contribuenti per i quali sono stati approvati gli ISA per il primo anno di applicazione dell’istituto del concordato preventivo biennale, possono effettuare i versamenti entro il 31 luglio (senza maggiorazione). Sono posticipati i versamenti derivanti da dichiarazione dei redditi, Irap e Iva.

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