Nuovo lunedì nero per chi viaggia con i mezzi di trasporto pubblici a causa dello sciopero del 27 novembre: quali sono i mezzi interessati, gli orari e le ragioni di questa protesta.
Lunedì 27 novembre potrebbe riservare spiacevoli sorprese ai pendolari e cittadini che viaggiano utilizzando i mezzi di trasporto pubblico, trasformandosi in un nuovo lunedì nero a causa del nuovo sciopero.
E mentre alcuni sono già alle prese per trovare una soluzione per lunedì, contattando amici e parenti, chiedendo un passaggio in macchina ai colleghi, è bene innanzitutto capire quali sono le fasce orarie garantite e quali sono i mezzi a rischio.
Infatti, non a tutti è stato chiaro quali sono i servizi di trasporto che potrebbero causare disagi agli utenti. E mentre la confusione dei cittadini aumenta, è intervenuto sullo sciopero, ancora una volta, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini che ha di nuovo ridotto lo sciopero da 24 a sole 4 ore.
È opportuno fare chiarezza per evitare ulteriori disagi: cerchiamo quindi di capire quali sono gli orari e i mezzi a rischio e soprattutto quali sono state le cause dell’ennesimo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico. Di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.
Sciopero lunedì 27 novembre: orari e mezzi interessati
Lo sciopero del 27 novembre sarebbe dovuto durare ben 24 ore ma a causa dell’intervento del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, lo sciopero è stato ridotto a ben 4 ore. Potrebbero quindi verificarsi ritardi e cancellazioni dei mezzi dalle 9.00 alle 13.00. In ogni caso sono state previste due fasce di garanzia in cui i mezzi circoleranno regolarmente: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
I Trasporti pubblici saranno quindi a rischio il 27 novembre a causa della mobilitazione proclamata dai sindacati Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas, ma quali sono i mezzi nello specifico che potrebbero essere a rischio?
Il trasporto locale e regionale. Per adesso non sono giunte dichiarazioni da parte di Trenitalia, sembra quindi che almeno questa volta la linea ferroviaria sia esclusa da possibili disagi e ritardi. I trasporti che potrebbero subire ritardi o cancellazioni, quindi, sono bus, filobus, tram, metropolitane, ma vediamo nel dettaglio quali sono le linee a rischio:
Roma
L’agitazione interesserà la rete di ATAC e Roma Tpl e, nell’intero Lazio, quella Cotral e sulla Termini-Centocelle, previste in ogni caso le fasce di garanzia. Ancora, la protesta interesserà i bus extraurbani e le ferrovie Metro Mare e Roma-Nord di Cotral.
Milano
A Milano lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee ATM di superficie e delle metropolitane. Nella stessa giornata le corse Autoguidovie delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 saranno garantite solo nelle fasce indicate precedentemente. Fuori città, possibili disagi anche sul servizio della funicolare Como-Brunate.
Torino
Nella città il regolare svolgimento delle corse sarà garantito solamente nelle seguenti fasce orarie: dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 12 alle 15 per i servizî urbano-suburbano, metropolitana, mentre il servizio extraurbano, servizio bus da inizio servizio alle 8.00 e dalle 14.30 alle 17.30;
Napoli
Nella città l’eventuale interruzione del servizio per lo sciopero del 27 novembre 2023 verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia:
- tram, bus, filobus avranno il servizio garantito dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00;
- – funicolari Mergellina, Centrale e Montesanto: ultima corsa del mattino garantita alle ore 09:20. Il servizio riprenderà con la prima corsa pomeridiana delle ore 17:00. Ultima corsa serale ore 19:50. Impianto di Chiaia chiuso, attivo il servizio navetta NC che segue le fasce di garanzia dei bus;
Allo sciopero indetto a livello nazionale si aggiungeranno poi le diverse astensioni dal lavoro proclamate a livello locale, col rischio di ulteriori disagi. Vediamo quali sono i mezzi a rischio:
- Bari: Scoppio Autolinee: 4 ore dalle 8:30 alle 12:30;
- Campobasso – Seac: 24 ore con varie modalità;
- Corigliano / Rossano – Ias Scura: 24 ore con varie modalità;
- Cosenza – Amaco: 24 ore con varie modalità;
- Fermo – Steat: 4 ore dalle 11:00 alle 15:00;
- Firenze – Autolinee Toscane: 4 ore dalle 17:30 alle 21:30;
- Genova – AMT: 24 ore con varie modalità;
- Milano – Autostradale: 24 ore con varie modalità;
- Napoli – Eav: 4 ore dalle 9:00 alle 13:00;
- Salerno – Busitalia Campania: 4 ore dalle 9:00 alle 13:00;
- Trieste – Trieste Trasporti: 24 ore con varie modalità.
Sciopero lunedì 27 novembre: le ragioni della protesta
Si torna in piazza a manifestare. Le sigle sindacali hanno invitato i lavoratori a partecipare alla contestazione per richiedere:
- aumenti salariali;
- migliori condizioni lavorative;
- blocco delle privatizzazioni;
- tutela della salute e della sicurezza.
Come ha spiegato Maurizio Landini, segretario Cgil: “Se il governo fosse capace di ascoltare il Paese dovrebbe aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno”. Ancora il segretario torna a parlare della Legge di bilancio 2024
Si è rivelato inutile invece il recente incontro questa settimana tra i sindacati di base e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Le sigle all’uscita avevano confermati lo stop di 24 ore nel trasporto locale per lunedì. In serata il ministro ha firmato la lettera che lo riduce alla sola fascia oraria 9-13, usando anche i toni per la precettazione della settimana scorsa contro Cgil e Uil. Ancora una volta un tentativo di ridurre non solo i disagi dei cittadini ma anche i disagi del Governo che devono far fronte a un numero crescente di scioperi del settore di Trasporto e a una finanziaria che non piace a molti - se non a pochi.
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