Da aprile la didattica a distanza è prevista per gli studenti positivi, ma solo dopo l’invio della certificazione medica. Ecco perché questa procedura sta rallentando le lezioni in dad.
Finisce lo stato d’emergenza, vengono allentate le restrizioni, ma la scuola rischia di nuovo di finire nel caos. E protagonista è ancora una volta la didattica a distanza. Con le nuove regole gli studenti possono seguire sempre le lezioni in presenza, anche in caso di positivi in classe.
Ma la didattica a distanza resta per i casi di alunni positivi al Covid. O, almeno, dovrebbe restare. Perché in effetti non è sempre così facile permettere agli studenti positivi ma asintomatici di seguire le lezioni da casa.
Le scuole hanno ricevuto le indicazioni per la gestione dei casi positivi. Ma, almeno nel Lazio, è stato subito segnalato qualche problema. La Regione, attraverso una circolare, ha spiegato che gli alunni in isolamento perché positivi possono seguire le lezioni in dad, ma per farlo - come avviene in tutta Italia - le famiglie o gli alunni se maggiorenni devono inviare una richiesta. Allegando la certificazione medica che attesti le loro condizioni di salute e la compatibilità con la partecipazione alle lezioni in distanza.
Scuola, le nuove regole per la didattica a distanza
Dal primo aprile sono cambiate le regole per la didattica a distanza a scuola. La dad, di fatto, è stata abolita: in caso di positivi in classe (anche più di quattro) proseguono le lezioni in presenza con obbligo di indossare le mascherine Ffp2.
Si ricorre alla dad solamente nel caso di studenti positivi al Covid. Per seguire le lezioni a distanza serve la richiesta della famiglia o dello studente (se maggiorenne) accompagnata da una certificazione medica che garantisca la compatibilità delle condizioni di salute dell’alunno con la dad.
Il problema dei certificati medici per la dad
Come spiega al Messaggero Cristina Costarelli, presidente dell’Assopresidi del Lazio, la didattica a distanza può essere attivata dagli istituti solamente quando arriva il certificato medico. Il problema è che spesso arriva tardi e, quindi, lo studente rischia di perdere giorni di lezione pur essendo in condizione di seguire a distanza ciò che viene spiegato in classe.
Costarelli sottolinea come le sia già capitato di avere problemi con le certificazioni: le famiglie hanno chiesto di attivare la dad con il certificato medico, ma i tempi per la ricezione sono stati più lunghi del previsto. Soprattutto nel fine settimana: per esempio - racconta - quattro studenti avevano chiesto venerdì di attivare le lezioni a distanza ma il certificato è arrivato solamente il lunedì.
La contrarietà dei medici alle nuove regole sulla dad
Alberto Chiriatti, vicesegretario Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, parla di disposizione “assurda”. Da una parte perché gli studenti andrebbero visitati, se positivi, per capire se possono davvero seguire le lezioni a distanza; dall’altra perché non è escluso che il giorno dopo la visita compaiano sintomi prima non emersi. Tra l’altro, sottolinea Chiriatti, i certificati non sono convenzionati e quindi il medico potrebbe anche chiedere di far pagare questo certificato.
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