Dalle regole più stringenti su voto di condotta e sospensioni, alle multe salate e il giudizio sintetico alla primaria: le novità per la scuola nel disegno di legge Valditara approvato dal Senato.
Novità per la scuola in arrivo con il Ddl Valditara che prevede multe fino a 10mila euro per gli studenti che abbiano gravi atteggiamenti di condotta. Il testo del disegno di legge messo a punto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato approvato in Senato con 74 sì, 56 no e nessun astenuto. Il provvedimento ora passa all’esame della Camera per poi poter entrare in vigore già dal prossimo anno scolastico.
Il Ddl Valditara non solo prevede multe aspre per chi aggredisce il personale scolastico macchiandosi quindi di un reato penale, ma in generale vengono inasprite le regole per il voto di condotta e per le sospensioni come il titolare di viale Trastevere aveva annunciato da tempo.
Il voto di condotta, inoltre, torna anche alle medie espresso in decimi. Dal Mim c’è un parziale ritorno al passato dal momento che il testo del disegno di legge per la scuola primaria prevede il ripristino del giudizio sintetico.
Vediamo allora, sulla base delle notizie circa il testo in fase di approvazione, quali sono le novità con il Ddl Valditara e chi rischia e quando una multa fino a 10mila euro.
Scuola: multe fino a 10mila euro in caso di aggressione con il Ddl Valditara
Multe fino a 10mila euro per gli studenti che aggrediscono i professori. Alla luce degli episodi che spesso saltano alle cronache di docenti colpiti dagli alunni o dai genitori degli stessi, il governo con un emendamento al Ddl Valditara ha inserito aspre sanzioni per chi si macchia di un reato che diventa penale.
Più nello specifico il testo prevede che in caso di condanna penale per un reato commesso ai danni di un docente, di un collaboratore scolastico o anche del dirigente, scatta una multa, che si aggiunge al risarcimento dei danni, che parte dai 500 euro arrivando fino a 10mila euro.
Nell’anno scolastico 2023/2024 in corso - secondo un’indagine realizzata da Skuola.net su un campione di 2.000 studenti e studentesse della secondaria di secondo grado - almeno 1 alunno su 5 avrebbe assistito ad aggressioni ai danni dei professori per la maggioranza di natura verbale, ma anche fisiche.
Con il Ddl Valditara, inoltre, si inaspriscono le regole che riguardano la condotta e le sospensioni. Il testo stabilisce che con il 5 in condotta scatta la bocciatura e lo stesso può essere dato allo studente dal Consiglio di Classe per comportamenti gravi e reiterati in violazione del regolamento di istituto.
Lo studente che nella valutazione periodica durante l’anno scolastico abbia un voto di condotta inferiore al 6 deve svolgere attività di cittadinanza attiva e solidale e ancora:
- con il 7 in condotta si viene promossi;
- con il 6 in condotta scatta un debito in Educazione civica da recuperare a settembre per essere ammessi alla classe successiva.
Il voto di condotta influisce anche sui crediti per l’Esame di Stato. Non solo scuole superiori, perché le novità del Ddl Valditara sul voto di condotta riguardano anche la secondaria di primo grado. Alle scuole medie, infatti, torna il voto di condotta espresso in decimi, sarà riferito all’intero anno scolastico e per lo stesso peseranno anche gli atteggiamenti violenti ai danni del personale e dei pari. Non solo, nella secondaria di primo grado il voto di condotta farà media.
Le novità del Ddl Valditara per la scuola riguardano anche le sospensioni:
- fino a due giorni lo studente svolge attività di approfondimento con la produzione di un elaborato critico finale assegnato dal consiglio di classe, cosa che comunque avviene anche oggi;
- per un periodo superiore a due giorni lo studente coinvolto deve partecipare ad attività di cittadinanza solidale.
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In merito alla riforma della condotta e delle regole che disciplinano le sospensioni è intervenuto il ministro Valditara le cui parole sono state riportate in un comunicato sul sito del Mim:
Bene l’approvazione al Senato della riforma della valutazione della condotta. Rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive- ha aggiunto il ministro - io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati.
Scuola, novità Ddl Valditara: giudizio sintetico alla primaria
Tra le altre novità per la scuola del Ddl Valditara approvato al Senato, e che ha fatto discutere, vi è il ritorno del giudizio sintetico, quindi numerico, nella primaria. Lo stesso era stato sostituito dal giudizio analitico, vale a dire descrittivo. Sulla questione è intervenuto, in un altro comunicato flash, il titolare del dicastero di viale Trastevere:
In merito alle polemiche sul presunto ripristino del voto in pagella alla scuola primaria, si precisa che la riforma non ha mai previsto voti. I giudizi analitici sul percorso dello studente resteranno e a questi si aggiungerà un giudizio finale sintetico. Un’operazione di chiarezza nell’interesse delle famiglie e degli stessi studenti.
Stando alle parole di Valditara, quindi, torna il numero alle elementari, ma resta comunque il giudizio di carattere descrittivo degli alunni. Per le conferme e i dettagli occorre attendere l’approvazione definitiva del testo e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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