Scuola: stop alle sospensioni disciplinari dal ministro Valditara? Ecco cosa ha detto

Teresa Maddonni

15 Marzo 2023 - 20:57

Sospensioni disciplinari a scuola verso lo stop? A parlare della questione per i casi di violenze da parte degli studenti contro gli insegnanti è il ministro dell’Istruzione Valditara. I dettagli.

Scuola: stop alle sospensioni disciplinari dal ministro Valditara? Ecco cosa ha detto

A scuola niente più sospensioni disciplinari per gli studenti? Non c’è nessun provvedimento e alcuna circolare, ma il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha affrontato la questione della sanzione disciplinare della sospensione durante l’audizione alla commissione Cultura del Senato del 15 marzo sugli episodi di violenze da parte degli studenti nei confronti di insegnanti e personale scolastico.

Non sono mancati negli ultimi tempi, infatti, episodi gravi di cronaca dei quali sono stati protagonisti alcuni studenti ai danni degli insegnanti.

Secondo Valditara l’allontanamento momentaneo da scuola con la sospensione, però, non sarebbe la soluzione e ha parlato di “un grande patto di corresponsabilità che coinvolga innanzitutto le famiglie”. Vediamo cosa ha detto.

Scuola: le sospensioni disciplinari non sono la soluzione per Valditara

Per il ministro dell’Istruzione e del merito Valditara le sospensioni disciplinari non sono la soluzione per i casi di violenza degli studenti nei confronti degli insegnanti, ma non ha chiarito se ci sarà o meno uno stop generale a questo tipo di provvedimento.

A decidere in merito alle sospensioni disciplinari degli studenti che violano il regolamento di Istituto, lo ricordiamo, è il consiglio di classe e per i casi più gravi, quelli che porterebbero a un provvedimento di allontanamento da scuola superiore ai 15 giorni, interviene il consiglio di Istituto. La sospensione resta lo strumento sanzionatorio delle scuole per gli studenti che non rispettano le regole, sebbene in molti casi di aggressione ai docenti, come ha ricordato il ministro, si possa ricorrere anche all’Avvocatura dello Stato.

“Quello del bullismo nelle classi nei confronti dei docenti e degli studenti - ha detto il ministro in audizione - è un tema molto serio, al quale ho voluto dare particolare rilievo fin dall’inizio del mio incarico ministeriale. Da ministro mi sono assunto il compito di ridare autorevolezza ai docenti, di riportare la cultura del rispetto nelle aule, di riportare un principio di serenità all’interno delle scuole perché abbiamo bisogno che esse siano luoghi di studio e di lavoro, dove si possa passare il proprio tempo lavorativo e di studio in totale serenità, senza subire pressioni che in qualche caso possono essere di carattere violento.”

Pertanto Valditara ha parlato della necessità di un patto di corresponsabilità che coinvolga prima di tutto le famiglie e ha ricordato che dopo aver incontrato le associazioni di studenti e genitori ha istituito un tavolo di confronto per coinvolgere in modo diretto le stesse. Ha precisato il titolare di viale Trastevere:

“Nell’istituire questo tavolo, ho detto loro molto chiaramente che non soltanto recepirò le loro istanze ma chiederò loro consiglio sollecitando risposte, suggerimenti e interventi, per costruire un percorso all’interno di quella grande alleanza che io immagino fra famiglie, studenti, docenti, parti sociali che necessariamente deve vedere un ruolo attivo di genitori, studenti e docenti.”

Ma Valditara ha parlato anche di un altro tavolo istituito al ministero, dal nome altisonante “Autorevolezza e rispetto”; il tavolo coinvolge psicologi, pedagogisti, giuristi che dovranno individuare le strategie più efficaci per contrastare gli episodi di violenza nelle scuole contro i docenti e anche il bullismo tra studenti. E proprio in merito alla sospensione disciplinare a scuola ha dichiarato il ministro:

“Voglio inoltre evidenziare un elemento che ritengo particolarmente importante: parlando con alcuni degli esperti che fanno parte di questo tavolo, ritengo ci si debba orientare verso soluzioni che impongano più scuola (e non meno scuola) nei confronti di chi commette atti di bullismo. Personalmente non sono particolarmente favorevole all’istituto della sospensione, perché il “meno scuola” non è un provvedimento utile a recuperare lo studente che commette atti di questo tipo.”

Non sappiamo quali strumenti abbia in mente il ministro Valditara quando parla di rivedere l’istituto della sospensione, forse pensa a provvedimenti più severi per gli episodi più gravi. Non a caso a poche settimane dal suo insediamento avevano suscitato non poco scalpore le parole del ministro che aveva parlato di lavori socialmente utili per gli studenti bulli legandoli al concetto di umiliazione. Aveva detto infatti:

“Se ci si limita a sospendere per un anno, il rischio è che quel ragazzo vada poi a fare fuori dalla scuola altri atti di teppismo, o magari addirittura si dia allo spaccio o magari si dia alla microcriminalità. Quel ragazzo deve essere seguito, quel ragazzo deve imparare che cosa significa la responsabilità, il senso del dovere. Noi dobbiamo ripristinare non soltanto la scuola dei diritti, ma anche la scuola dei doveri. Quel ragazzo deve fare i lavori socialmente utili, perché soltanto lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche, evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità.”

Ora non sappiamo praticamente come l’idea del ministro di sostituire la sospensione con altre attività, volte ad avvicinare maggiormente gli studenti indisciplinati alla scuola, venga messa in atto. Dal confronto con associazioni di studenti, genitori, scuole ed esperti potrebbero prendere forma risposte e strategie.

Scuola: divieto cellulari e Avvocatura dello Stato

Valditara ha ricordato la circolare che ha emanato per istituire il divieto dei cellulari a scuola, un divieto tuttavia che già era previsto e che troppo spesso non trova riscontro in classe. Il cellulare è spesso protagonista, perché strumento, degli episodi di bullismo nei confronti degli insegnanti, ma vietarne l’utilizzo molte volte diventa difficile senza una strategia congiunta tra tutte le parti in causa. Il ministro ha ricordato inoltre che è stata messa a disposizione del personale scolastico l’Avvocatura dello Stato.

Il ministro ha infatti emanato qualche settimana fa una circolare per la tutela legale dei docenti e il monitoraggio degli episodi di violenza a scuola. Ha dichiarato il titolare di viale Trastevere:

“A questo proposito posso già fornirvi un dato estremamente interessante perché al ministero sono arrivati, nei pochi giorni successivi all’emissione della circolare, ben quattro segnalazioni di episodi di violenza ai danni di insegnanti. Questo dato testimonia l’entità del fenomeno che stiamo affrontando tutti assieme.”

Il ministro ha annunciato di aver avviato il monitoraggio a cascata degli episodi di violenza negli istituti di tutta Italia e che coinvolge anche gli Uffici scolastici regionali. Il monitoraggio servirà proprio a pensare a delle soluzioni efficaci che non si limitino, immaginiamo, alla sospensione.

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