Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato l’arrivo di nuove regole uniformi a livello nazionale per la quarantena a scuola: l’isolamento potrebbe essere ridotto per i vaccinati.
Le regole della quarantena a scuola presto cambieranno. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, garantendo che a breve verranno varate disposizioni uniformi a livello nazionale con l’obiettivo di ridurre il più possibile, almeno per gli alunni vaccinati, il tempo di isolamento domiciliare per gli studenti nelle cui classi c’è un compagno positivo.
Il ministro dell’Istruzione sta lavorando in questi giorni alle nuove regole da applicare in tutta Italia in seguito all’appello rivolto da Regioni e dirigenti scolastici. L’idea ritenuta più probabile è quella di ridurre il periodo di isolamento per gli studenti vaccinati evitando, inoltre, di mettere in quarantena tutta la classe in caso di un positivo. Ad oggi la quarantena è di sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati, ma viene lasciata alta discrezionalità alle asl e alle Regioni.
Scuola, vero regole nazionali per le quarantene
Il ministro Bianchi in conferenza stampa si sofferma sul tema spiegando che l’indicazione che sta analizzando insieme a ministero della Salute e cabina di regia è quella di andare verso una «omogeneizzazione dei comportamenti» a livello nazionale, evitando che siano solamente le asl a decidere. Bianchi vuole evitare che ogni Regione e ogni asl possa decidere in autonomia magari prevedendo tempi più lunghi per l’isolamento e un’applicazione delle quarantene estese che rende inevitabile un maggiore ricorso alla didattica a distanza.
Come potrebbe cambiare la quarantena nelle scuole
A fornire alcune indicazioni su come potrebbe cambiare la quarantena per gli studenti è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’idea potrebbe essere quella di ridurre il periodo di isolamento e di prevederlo solamente per i contatti stretti del positivo. A Radio Anche’io, su Radio 1, Costa spiega che l’orientamento del governo è quello di non far più scattare la quarantena per tutta la classe ma solo per gli studenti che hanno avuto contatti stretti con il contagiato.
Quarantena a scuola, la differenza tra vaccinati e non vaccinati
Una delle ipotesi allo studio per i tempi della quarantena potrebbe essere di ridurre l’isolamento da dieci a sette giorni per i non vaccinati e da sette a cinque giorni per i vaccinati. Anche il ministro Bianchi osserva che la soluzione ideale sarebbe quella di andare verso «un contenimento della quarantena per chi è vaccinato». Nella scuola si potrebbero applicare regole meno stringenti rispetto a quelle vigenti oggi a livello nazionale con una riduzione dei tempi di quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale.
Le regole per la scuola: ipotesi modello ospedale o aereo
Allo studio ci sono diverse opzioni. Una di queste è di prevedere regole differenziate in base al tipo di scuola. Per esempio per le elementari la riduzione della quarantena potrebbe essere solo parziale considerando che i bambini non sono vaccinati.
Uno dei modelli di cui si discute da giorni è quello dell’aereo. In aereo viene prevista l’applicazione della quarantena solamente per i passeggeri vicini a quello positivo: due file dietro, due avanti e due di lato. L’idea è quella di riprodurre lo stesso modello anche a scuola sostituendo le file con i banchi.
Un’altra ipotesi è quella di seguire il modello degli ospedali: se i contatti stretti del positivo sono asintomatici (e magari vaccinati) continuano ad andare a scuola ma sottoponendosi per più giorni al tampone per avere una maggiore garanzia. Sempre per quanto riguarda i tamponi l’altra idea è quella di puntare su test a tappeto per evitare il più possibile le quarantene e l’interruzione delle lezioni per tantissimi studenti.
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