“Ampliare le restrizioni per il coronavirus delle scuole e riaprire a settembre” è l’opinione di Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ma la decisione spetta al Governo.
La scuola riapre davvero a settembre?
La riapertura delle scuole resta ancora un tema caldo sul quale non vi sono certezze, secondo Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, un possibile ritorno sui banchi sarebbe ipotizzabile da settembre, ma precisa che la decisione spetta comunque al Governo.
Al momento l’esecutivo ha fissato una data provvisoria al 18 maggio, ma ogni decisione presa viene sempre valutata seguendo l’evoluzione della malattia e del numero dei contagi, valutando le indicazioni del comitato scientifico.
Il Governo si sta impegnando il più possibile per limitare i contagi del coronavirus e sul fronte scuola sono già state prese delle importanti decisioni: tutti gli studenti saranno ammessi all’anno successivo e l’esame di maturità verrà svolto seguendo una versione “light” se avverrà il rientro nelle aule prima di giugno, altrimenti sarà svolto solo con una versione orale. Per quanto riguarda l’esame di terza media potrebbe non essere effettuato e il rientro dopo l’estate negli istituti scolastici è fissato per il primo settembre.
Scuole chiuse fino a settembre?
La possibilità che la riapertura delle scuole avvenga a settembre è sempre più certa, sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità che il comitato scientifico hanno fornito il loro parere negativo su una possibile riapertura degli istituti scolastici durante l’anno 2019/2020, che dovranno restare chiusi.
Alcune Regioni hanno già iniziato a postare i primi calendari delle lezioni, ma fino a che il Governo non prenderà delle decisioni definitive potranno subire delle modifiche o delle variazioni. L’ipotesi più accreditata attualmente è quella che prevede un rientro degli studenti il primo settembre, per svolgere delle lezioni di recupero che potrebbero far slittare di qualche giorno l’inizio del prossimo anno accademico.
Esami 2020, cosa cambia?
Delle importanti novità sono state introdotte anche per gli esami di fine anno. Per quanto riguarda l’esame di terza media le novità principali riguardano le modalità di valutazione:
- qualora gli studenti facciano rientro a scuola prima del 18 maggio gli esami verranno svolti eliminando una o più prove e rimodulando l’assegnazione dei punteggi;
- se il rientro a scuola non avverrà la valutazione si baserà sul giudizio finale che terrà conto anche di un elaborato scritto, la famosa “tesina”.
Per quanto riguarda l’esame di maturità è già stato anticipato che tutti gli studenti saranno ammessi, e anche in questo caso le principali novità riguardano le modalità di svolgimento, il MIUR ha previsto due possibili scenari:
- se il rientro a scuola avverrà entro il 18 maggio sarà svolto un esame con una commissione interna. La prima prova, italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella caratterizzante per ogni indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni ed infine ci sarà l’orale;
- se non si rientra a scuola l’esame di maturità prevederà un solo esame orale.
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