Si può girare con un coltello?

Ilena D’Errico

7 Settembre 2024 - 00:20

Quando si può girare con un coltello secondo la legge italiana? Ecco i limiti e i rischi.

Si può girare con un coltello?

Ci sono armi che è facile catalogare come tali ed è altrettanto intuitivo, anche quando non si conoscono le precise disposizioni di legge, capire che non è lecito portarle con sé o acquistare senza una licenza. Nessuno penserebbe di poter girare con una pistola, una spada o un fucile, tanto che anche l’acquisto di questi oggetti non è liberalizzato.

Ma cosa succede se si porta con sé un coltello? Non è necessariamente uno strumento per ferire, visto che viene utilizzato quotidianamente per i compiti più disparati. Dal taglio degli alimenti in cucina a quello delle scatole degli imballaggi, chiunque manipola un coltello almeno una volta al giorno e spesso potrebbe avere l’esigenza di portarlo con sé. Un picnic, un lavoro di manutenzione, nulla di illecito.

Eppure il coltello può anche essere utilizzato per scopi di tutt’altro animo e anzi ci sono coltelli pensati appositamente in quest’ottica. Non si usa un pugnale per imburrare il pane, tanto per fare un esempio, anche se in questo caso si parla più di strumento da taglio che di coltello vero e proprio. Ebbene, la legge tiene conto di questa distinzione, fondamentale per capire quando e a quali condizioni è legale girare con un coltello. Ecco cosa c’è da sapere.

C’è coltello e coltello... Quando è un’arma

Per capire quando e in quali casi è legale girare con un coltello, perché a determinate condizioni è del tutto legittimo, bisogna prima catalogare correttamente questi oggetti. Secondo la legge, i coltelli possono appartenere alla categoria delle armi proprie (dette anche armi bianche) oppure delle armi improprie.

Le armi proprie, come si può evincere dalla definizione, sono strumenti pensati e realizzati con lo scopo specifico di offendere o lesionare. I coltelli che appartengono a questa categoria hanno:

  • punta acuminata;
  • lama su entrambi i lati;
  • lama fissata al manico.

Capire questa classificazione è fondamentale, perché i coltelli di questo genere non possono essere acquistati senza nulla osta porto d’armi né detenuti al di fuori dei limiti della licenza stessa. Per esempio, sono armi proprie i pugnali, i coltelli a scatto, i coltelli a serramanico con apertura manuale, gli stiletti e così via.

Portare con sé un’arma bianca (indipendentemente dalla lunghezza della lama, come un tempo era previsto) integra il reato di porto abusivo all’articolo 699 del Codice penale, punito con l’arresto fino a 18 mesi.

Quando si può girare con un coltello

Tutti i coltelli che non appartengono alla categoria delle armi bianche, essendo privi delle caratteristiche previste, sono considerati armi improprie. Potrebbero, in teoria, avere scopo offensivo ma non è questo il loro fine ordinario. Proprio per questa ragione, anche quando si tratta di un’arma impropria, non è possibile portare con sé un coltello senza una valida ragione.

Si può girare con un coltello soltanto con un motivo ragionevole e plausibile, che deve essere confermato anche dalle circostanze. Tornando al più classico degli esempi, portare con sé un coltello da cucina mentre ci si reca a un picnic a ora di pranzo, magari in compagnia e con tutto l’occorrente, è senza dubbio lecito.

Lo stesso identico coltello in tasca, durante la notte, verrebbe a tutti gli effetti considerato un’arma detenuta illegittimamente. Ciò si applica esclusivamente a coltelli che non rientrano nella categoria delle armi proprie, per i quali altrimenti scatta l’illecito penale visto sopra. Il porto ingiustificato viene punito con l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro ai sensi della legge n. 110/1975. La maggiore severità dipende dal fatto che l’acquisto di questi strumenti non è regolamentato o limitato, ma molto spesso i tribunali riconoscono attenuanti e anche la non punibilità per la “tenuità del fatto”, a patto che venga riconosciuta l’assenza di intenzioni illecite o violente.

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