Quanto costa la SIAE, quando si paga e cosa rischia chi non lo fa

Ilena D’Errico

13/04/2025

Tutto quello che c’è da sapere sul pagamento della SIAE: obblighi, costi e chi deve pagare.

Quanto costa la SIAE, quando si paga e cosa rischia chi non lo fa

La musica è protagonista di ogni festeggiamento degno di essere chiamato tale, come avviene in tutto il mondo. Che si tratti di un compleanno, un battesimo, un matrimonio o il più moderno gender reveal, è bene informarsi adeguatamente sul pagamento del diritto d’autore.

La maggior parte delle canzoni, infatti, è protetta dal diritto d’autore e per poter riprodurre pubblicamente i brani necessario pagare la SIAE. Questo adempimento non spetta al musicista o al dj ingaggiato per l’animazione e nemmeno al titolare del locale che ospiterà l’evento, bensì all’organizzatore dell’evento. Ecco cosa c’è da sapere.

Cos’è la SIAE

SIAE è l’acronimo di Società italiana degli autori e degli editori, l’ente pubblico fondato nel 1882 per la protezione del diritto d’autore in Italia. La società si occupa quindi di sanzionare l’utilizzo illegittimo delle opere altrui e sorvegliare il rispetto del copyright, ma anche di concedere la licenza di sfruttamento delle opere protette da diritto d’autore dietro pagamento. I proventi, ovviamente, vanno in parte ai titolari dei diritti economici dell’opera in questione.

Ad ogni modo, quando si parla di “pagare la SIAE” ci si riferisce proprio a questo, ovvero al pagamento del permesso rilasciato dalla società per l’utilizzo legittimo del contenuto protetto da copyright. Esistono, poi, diverse sezioni a seconda della tipologia di opera - per esempio l’OLAF per le opere letterarie - ma nella stragrande maggioranza dei casi ci si riferisce al panorama musicale. La necessità di riprodurre canzoni è infatti molto comune nella vita quotidiana e quasi sempre è necessario ottenere un permesso.

Quando si paga la SIAE

La SIAE si paga tutte le volte in cui si vuole utilizzare un’opera protetta da copyright e riprodurla a un evento musicale pubblico o privato che prevede la partecipazione di più persone. A tal fine, non è necessario che l’ingresso degli ospiti sia subordinato al pagamento di un biglietto, includendo così tutti le feste private vere e proprie. Compleanni e matrimoni, per esempio. Sulla definizione di evento ai fini della licenza SIAE bisogna però fare chiarezza: si definisce così un evento aperto soltanto a un numero ristretto di persone ma che avviene in luogo pubblico, come un ristorante o un’altra location in affitto. Se l’evento avviene invece in un luogo privato non è richiesta l’autorizzazione, sempre che non sia aperto al pubblico per qualche motivo.

Per esempio, chi sceglie di festeggiare il compleanno in una pizzeria e vuole riprodurre della musica deve pagare la SIAE anche se soltanto una cerchia ristretta di persone è autorizzata all’ingresso. Chi organizza un evento pubblico, per esempio uno spettacolo di ballo (con i dovuti permessi per l’uso del luogo pubblico) deve anche pagare la SIAE, che invece non è dovuta da chi organizza una semplice festicciola in casa propria.

Un’ulteriore precisazione doverosa riguarda la scelta dei brani, in quanto tutte le opere sono coperte dal diritto d’autore indipendentemente dall’iscrizione alla SIAE, ma soltanto su quelle incluse nel repertorio della società grava l’obbligo di licenza. Più un’opera è famosa, più è probabile che sia tutelata in questa maniera, peraltro a livello internazionale. Bisogna quindi cercare nel repertorio le canzoni o l’artista per accertarsi dell’obbligo di pagamento.

Attenzione: se una canzone non è iscritta alla SIAE, magari opera di un autore emergente, ciò non significa che sia esente da copyright. Lo sfruttamento del contenuto deve quindi essere comunque subordinato alla concessione del titolare dei diritti economici, eventualmente a pagamento.

Quanto costa la SIAE

Fortunatamente, il costo della SIAE non dipende dal successo di un album musicale, né dal valore economico dell’opera. L’importo è fisso, determinato in base alla tipologia di evento, al numero di partecipanti e alla modalità di riproduzione della musica. Di seguito tutti i costi previsti dalla SIAE, che includono l’IVA, i diritti d’autore, la quota della società ed eventuali altri diritti. Se viene riprodotta musica registrata, infatti, si deve corrispondere un pagamento anche al produttore fonico.

Evento Musica dal vivo Musica registrata Musica dal vivo e registrata
Matrimonio con meno di 200 persone 268,88 euro 378,80 euro 378,80 euro
Matrimonio con più di 200 persone 406,98 euro 573,80 euro 573,80 euro
Compleanno (evento nei 15 giorni precedenti o successivi alla data di compleanno) 110,98 euro 145,80 euro 145,80 euro
Altre feste* con meno di 200 persone 137,88 euro 183,70 euro 183,70 euro
Altre feste* con più di 200 persone 204,98 euro 281,30 euro 281,30 euro

* + compleanni festeggiati fuori dal periodo agevolato.

Pagamento SIAE: come si fa?

Il pagamento della SIAE può essere effettuato comodamente online dal sito web ufficiale dell’ente (che ha anche un’app per i dispositivi mobili), attraverso gli uffici presenti sul territorio o recapitando la richiesta con raccomandata A/R o pec alla sede di riferimento.

Per poter avanzare tale richiesta è necessario che il richiedente sia persona fisica (che agisce con proprio codice fiscale).

La richiesta del permesso si perfeziona quando la SIAE restituisce il borderò all’organizzatore dell’evento, che lo fa compilare dal direttore d’esecuzione e lo riconsegna affinché possa essere inviato alla società dall’organizzatore. Si tratta di un documento contenente sostanzialmente la scaletta musicale dell’evento, con tutte le canzoni che verranno riprodotte. Per quanto riguarda i mezzi di pagamento, dipende dalla modalità di richiesta, ma è in genere accettato il bonifico.

Tramite il Portale Feste Private sul sito ufficiale di SIAE si potrà ottenere in maniera semplice e veloce il permesso per Feste Private e pagare direttamente online il compenso per i diritti d’autore e i diritti connessi.

Cosa rischia chi non paga la SIAE

Chi non paga la Siae entro 30 giorni dall’evento rischia sanzioni amministrative di importo fino a 6 volte ciò che si sarebbe dovuto pagare, oltre al pagamento dei diritti d’autore non versati. Se il pagamento non avviene entro 90 giorni, la Siae può applicare una maggiorazione per il ritardo, con un interesse massimo del 20% annuo. Anche l’omesso, errato o tardivo borderò comporta delle sanzioni pecuniarie.

La violazione del diritto d’autore è anche un reato, per cui è prevista la multa fino a 15.493 euro e la reclusione per un massimo di 4 anni nelle ipotesi più gravi.

Quando si può non pagare la SIAE

La SIAE non deve essere pagata per:

  • feste private che si svolgono in casa propria o in altro luogo privato e chiuso;
  • brani non appartenenti al repertorio SIAE;
  • opere con licenza Creative commons (CC);
    canzoni i cui autori siano deceduti da più di 70 anni.

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