I risultati del sondaggio di Money.it: per i lettori è stato Berlusconi il peggior presidente del Consiglio della seconda Repubblica, con Conte e Monti a seguire.
Silvio Berlusconi è stato il peggior presidente del Consiglio della seconda Repubblica. Questo è il responso del sondaggio di Money.it che arriva dopo quello - diametralmente opposto - dove è stato chiesto di indicare invece il miglior premier in Italia dal 1994 a oggi: in quel caso il più votato è stato Giuseppe Conte.
Come si può vedere dal sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, per il 18% dei lettori il peggior presidente del Consiglio della nostra storia recente è stato Silvio Berlusconi.
Alle spalle del leader di Forza Italia c’è Giuseppe Conte al 16% e poi Mario Monti, il tecnico delle “lacrime e sangue”, con il 15%. In doppia cifra in questa speciale classifica anche Mario Draghi e Giorgia Meloni, rispettivamente il precedente e l’attuale inquilino di Palazzo Chigi.
Sembrerebbero essere caduti un po’ nel dimenticatoio invece alcuni dei più vecchi premier della seconda Repubblica, mentre tra i presidenti del Consiglio di centrosinistra quelli reputati come peggiori sono stati Matteo Renzi e Romano Prodi.
Berlusconi peggior presidente del Consiglio per il sondaggio
Per il sondaggio di Money.it Silvio Berlusconi è stato il peggior presidente del Consiglio della seconda Repubblica. In questa nuova fase della politica italiana, il numero uno azzurro è stato anche quello che ha governato per più tempo di tutti.
Nel giudizio dei lettori probabilmente sarà pesato anche il modo in cui è finito l’ultimo governo Berlusconi, con i tecnici guidati da Mario Monti imposti dall’Europa visto che lo spread alle stelle stava per farci fare la fine della Grecia.
Giuseppe Conte invece è stato alla guida di due governi molto differenti tra di loro. In quello gialloverde la sua azione è stata quasi impalpabile schiacciata tra lo strapotere dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Il secondo invece è stato condizionato dalla pandemia, con il Covid e la guerra in Ucraina che hanno segnato l’esperienza a Palazzo Chigi di Mario Draghi. Non sembrerebbe piacere anche l’operato di Giorgia Meloni nonostante sia alla guida del Paese soltanto da pochi mesi, mentre appare essere stata più apprezzata l’esperienza a Palazzo Chigi di Matteo Renzi e quella di Romano Prodi.
Gli altri premier poi sono stati troppo poco in carica per essere giudicati a fondo, con governi tecnici come quelli di Giuliano Amato o Lamberto Dini oppure di transizione come quello guidato da Paolo Gentiloni.
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