Nel futuro dell’assistente vocale Apple c’è un focus sulle emozioni degli utenti: ecco in che modo
Il futuro di Siri si preannuncia rivoluzionario. Da un’analisi di un recente brevetto targato Apple è stato infatti messo in rilievo il piano della compagnia, che spinge a una comprensione delle emozioni da parte dell’assistente vocale.
Un piano realizzabile grazie all’utilizzo della fotocamera, e il conseguente studio delle reazioni espressive degli utenti, utile a suggerire all’intelligenza artificiale lo stato d’animo dei loro «padroni».
Il tutto è emerso dall’ultimo brevetto depositato dal colosso tech negli Stati Uniti, e per il momento non c’è alcuna chiarezza su tempi e modalità di lavoro della compagnia per introdurre le novità.
Siri capirà anche le tue emozioni
La fotocamera dell’iPhone capterà le espressioni facciali degli utenti, un’analisi che il sistema effettuerà durante la richiesta.
Il piano di Apple prevede quindi un futuro in cui l’intelligenza artificiale di Siri non procederà solo a un alscolto delle richieste, ma anche a un rilievo video che punta a captare il movimento dei muscoli facciali degli utenti, così da associarli a un determinato stato emotivo e in questo modo garantire una gestione più completa delle richieste.
Una mossa - anticipata solo qualche giorno fa tramite un brevetto depositato da Apple negli USA - che punta a ridurre incomprensioni e malinterpretazioni dell’assistente vocale.
Non è la prima volta che una grossa novità dell’azienda viene anticipata dall’attenzione della stampa ai documenti in arrivo dallo United States Patent and Trademark Office, ovvero l’ufficio brevetti USA, da cui erano già giunte voci recenti di un anello smart in realizzazione dalla compagnia.
Stando a quanto indicato finora nei documenti, dovrebbe trattarsi di uno studio della mimica facciale che segue tutto il corso dello scambio tra le parti, dalla domanda al feedback dell’apparecchio. Potrebbe quindi comprendere l’analisi delle espressioni del richiedente dopo aver ascoltato la risposta, e determinare se quest’ultima è stata soddisfacente o meno.
Quest’ultima mossa rappresenta solo una piccola parte dell’enorme lavoro della società sul fronte intelligenza artificiale.
Solo pochi giorni fa infatti molte testate di settore hanno messo in evidenza il nuovo strumento in fase di realizzazione tra i laboratori di Cupertino, Overton, che mira proprio migliorare l’apprendimento automatico.
Il meccanismo dietro ad Overton è esattamente lo stesso che muoverebbe Siri nel tentativo di captare le emozioni: la supervisione dell’essere umano diventa sempre più completa da parte del sistema, così da automatizzare ogni preocesso e migliorare le capacità di risposta.
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