L’Occidente ha tirato un sospiro di sollievo dopo l’esclusione di Călin Georgescu, ma i sondaggi in vista delle elezioni Romania 2025 vedono ora in testa George Simion, altro candidato sovranista.
I sondaggi elezioni Romania da tempo agitano le acque anche a Bruxelles e Washington -, vista l’importanza strategica di Bucarest come autentico avamposto della Nato nel fianco Est della linea dell’Alleanza atlantica.
Le elezioni presidenziali Romania 2025 si terranno il prossimo 4 maggio, con l’eventuale ballottaggio che poi andrà in scena il 18 maggio; come noto già si è votato lo scorso 24 novembre, ma la tornata elettorale è stata poi annullata dalla Corte costituzionale per delle presunte ingerenze da parte della Russia.
A novembre il più votato è stato a sorpresa Călin Georgescu, docente universitario considerato filo-russo e fortemente critico verso l’Unione europea: le elezioni però sono state annullate perché il candidato indipendente avrebbe beneficiato di una campagna di promozione online che sarebbe stata orchestrata da Mosca.
A inizio mese la commissione elettorale rumena ha deciso di estromettere Călin Georgescu dalle elezioni per incongruenze nella dichiarazione patrimoniale e altre irregolarità formali, una decisione che ha provocato forti polemiche sia in Romania sia fuori dai confini nazionali.
Chi pensava che con Georgescu fuori dai giochi l’Occidente avrebbe tirato un sospiro di sollievo con ogni probabilità però non ha fatto bene i conti, visto che i sondaggi elettorali continuerebbero a essere non entusiasmanti per i partiti più europeisti.
Con il docente universitario messo al bando, il presidente dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, George Simion - ha deciso di scendere in campo dopo che in precedenza aveva sostenuto la candidatura di Călin Georgescu, una mossa che sembrerebbe poter dare i suoi frutti.
I sondaggi elezioni Romania 2025
Come abbiamo detto le elezioni Romania 2025 stanno calamitizzando le attenzioni in tutto il mondo, tanto da diventare una sorta di caso geopolitico che si va a inserire nel delicato contesto della guerra in Ucraina e della volontà dell’Europa di armarsi per farsi trovare pronta in caso di un eventuale conflitto.
A novembre in occasione del primo turno delle elezioni presidenziali - poi annullate - Călin Georgescu è stato il candidato più votato con il 23% dei voti, pari a oltre 2,1 milioni di preferenze.
Ora che è stato escluso, l’ultimo sondaggio elettorale reso noto in Romania - realizzato da AtlasIntel tra il 13 e il 15 marzo - vedrebbe in testa proprio George Simion seguito da Nicușor Dan, sindaco liberale di Bucarest.

In caso di un ballottaggio tra Simion e Dan, secondo lo stesso sondaggio sarebbe il primo cittadino della capitale a vincere contro il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, partito che all’Eurocamera fa parte dell’Ecr - il gruppo di Fratelli d’Italia - e che viene considerato come sovranista e di destra.

In passato però i sondaggi in Romania hanno sottostimato clamorosamente Georgescu indicandolo al 10%, con la stessa cosa che potrebbe accadere ora con Simion anche se Dan potrebbe ricevere al ballottaggio l’appoggio anche del centrosinistra che ha vinto le recenti elezioni parlamentari.
Nonostante sia sotto inchiesta per incitamento alla violenza, la candidatura di Simion al momento è stata approvata dalla commissione elettorale centrale.
In sostanza l’esclusione di Călin Georgescu ha rivitalizzato George Simion che ora potrebbe vincere le elezioni, con il prossimo presidente rumeno che potrebbe essere sempre un euroscettico creando non pochi problemi a Bruxelles.
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