Sondaggio: sei favorevole alla costruzione della Tav?

Alessandro Cipolla

26/07/2019

Un sondaggio per chiedere ai lettori se sono favorevoli o contrari alla Tav, con la linea ad alta velocità Torino-Lione che è tornata al centro delle polemiche politiche dopo il via libera da parte di Conte e le proteste dei 5 Stelle.

Sondaggio: sei favorevole alla costruzione della Tav?

Sondaggio: sei favorevole alla costruzione della Tav? Dopo la presa di posizione da parte del premier Giuseppe Conte, che ha dato il suo disco verde visti i nuovi finanziamenti europei che ridurrebbero i costi a carico del nostro paese, il progetto della Torino-Lione sembrerebbe ormai essere destinato ad andare verso il via libera definitivo. Chi però continua a difendere le tesi dei contrari all’opera è il Movimento 5 Stelle, pronto a chiedere un voto Parlamentare che rappresenta ormai l’unico modo con cui si può bloccare un iter già avviato.

Con questo sondaggio, che non ha valore scientifico non essendo stato realizzato a campione ma soltanto indicativo, vogliamo chiedere direttamente ai nostri lettori se sono favorevoli o contrari alla Tav.

Da anni i vari governi non fanno altro che rimandare la decisione definitiva sulla linea ad alta velocità che andrebbe a collegare Torino a Lione, con il percorso totale di 270 km quasi del tutto in galleria (l’89% del totale) che per 189 km interessa il territorio francese mentre per i restanti 81 km quello italiano.

Adesso però non è più possibile temporeggiare ancora, con il governo che per non perdere i fondi europei ha dato via libera a Telt (l’azienda italo-francese che gestisce il tunnel dell’alta velocità) di pubblicare le manifestazioni di interesse per i bandi di gara dei vari appalti. Soltanto una legge ad hoc votata dal Parlamento entro l’autunno può fermare il via ai lavori, visto che in ballo ci sarebbero dei trattati internazionali da dover annullare.

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Il sondaggio sulla Tav

Difficile trovare nella storia del nostro paese un’opera pubblica che così tanto abbia diviso l’Italia. Fin dalla presentazione del progetto, nel lontano 1990, subito infatti si sono formati vari comitati di protesta, poi confluiti in un unico movimento denominato No Tav, contrari alla Torino-Lione.

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Per capire meglio i motivi di questa disputa che ormai va avanti da quasi trent’anni, abbiamo così sintetizzato le tesi portate avanti dai favorevoli e dai contrari alla Tav.

Perché sì

  • Dimezzamento tempi di percorrenza: per raggiungere Parigi da Torino serviranno poco più di 3 ore di viaggio invece delle attuali 6 ore e mezza.
  • Maggiore connettività con l’Europa: Londra, Parigi, Madrid, Milano e Barcellona sarebbero tutte collegate tra di loro con l’alta velocità.
  • Incremento trasporto merci su ferrovia: l’attuale linea in funzione ha una pendenza troppo elevata e una capacità di traino non adeguata al trasporto moderno.
  • Diminuzione dei camion in strada: drastico calo dei 3 milioni di mezzi pesanti che ogni anno attraversano il confine Italia-Francia, con il trasporto che passerebbe su ferro.
  • Posti di lavoro: i cantieri dovrebbero occupare 6.000 persone tra lavoratori diretti e indiretti, una volta in funzione la Tav invece andrebbe a creare 500 posti di lavoro.

Perché no

  • Costi: la relazione tecnica sul rapporto costi-benefici per la Tav ha stimato una possibile perdita tra i 5,7 e gli 8 miliardi per lo Stato.
  • Impatto ambientale: presenza di uranio, radon e amianto nelle aree dove si dovrà realizzare il tunnel di base del Moncenisio lungo 57,5 km.
  • Opera inutile: il trasporto merci nel traforo ferroviario del Frejus è calato da 9 milioni di tonnellate del 2000 ai 2,9 milioni del 2016.
  • Risorse da utilizzare altrove: con i soldi preventivati si potrebbe sistemare la rete nazionale e locale invece che finanziare un singolo progetto.
  • Lavori non iniziati: per il tunnel di base sono stati scavati 25 km di gallerie tecniche, di cui solo 6 km riadattabili per far transitare la linea.

Adesso però anche questa annosa vicenda sarebbe vicina al suo epilogo: il governo gialloverde con varie lettere ha confermato la propria volontà di andare avanti con l’opera, con l’iter per l’avvio dei lavori, a meno di uno stop nei prossimi mesi tramite una legge parlamentare, che andrà avanti regolarmente.

Di fronte a questa situazione il movimento No Tav è subito tornato sul piede di guerra, con la manifestazione in programma sabato a Chiomonte che dovrebbe mobilitare migliaia di persone.

Nonostante il parere contrario del Movimento 5 Stelle, sembrerebbe essere ormai quasi impossibile bloccare l’opera: anche in caso di un voto in Parlamento, il fronte dei favorevoli (Lega, PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia) potrebbe contare su una netta maggioranza.

In politica però non si può dare mai nulla per scontato, con le prossime settimane che ci separano dalla pausa estiva delle Camere che saranno decisive per il definitivo via libera della Tav Torino-Lione.

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