Un partito del premier Conte? Per i sondaggi sarebbe al 12%, voti da M5S e centrosinistra

Alessandro Cipolla

6 Giugno 2019 - 09:37

Un sondaggio dell’istituto Noto ipotizza al 12% un possibile partito guidato dall’attuale premier Giuseppe Conte: voti questi che arriverebbero in gran parte dal Movimento 5 Stelle, ma anche dal PD e da +Europa.

Un partito del premier Conte? Per i sondaggi sarebbe al 12%, voti da M5S e centrosinistra

Non sembrerebbe navigare in acque tranquille il governo del cambiamento, tra le continue fibrillazioni tra i due partiti della maggioranza e l’apertura di una procedura d’infrazione decisa dall’Unione Europea, ma Giuseppe Conte parrebbe mantenere un discreto gradimento tra gli italiani.

Un sentore questo confermato dalle percentuali snocciolate da due sondaggi. Il primo realizzato dall’istituto Noto ipotizza infatti al 12% un possibile partito guidato dal premier, mentre un secondo diramato da Demopolis parla di un 48% dei cittadini che ha giudicato in maniera positiva l’ultima conferenza stampa tenuta dal Presidente del Consiglio.

Nonostante spesso sia stato accusato di essere poco incisivo e sostanzialmente in balia degli umori dei due vicepremier, Giuseppe Conte in questo anno di governo sembrerebbe aver comunque conquistato la fiducia degli italiani, con anche una parte dell’elettorato di centrosinistra che sarebbe pronto a votarlo in caso di una sua discesa in campo.

I sondaggi sorridono a un partito di Conte

Poco più di un anno fa di questi periodi Lega e Movimento 5 Stelle erano alle prese con delle serrate trattative per stilare il loro contratto di governo, ovvero il punto centrale su cui si è poi fondata la loro alleanza.

Se per il programma non ci sono stati particolari intoppi, più complessa è stata invece la trattativa per la scelta di chi sarebbe stato il nuovo inquilino di Palazzo Chigi. Luigi Di Maio, forte dei pentastellati usciti largamente primo partito alle elezioni, chiedeva per sé la carica di premier, trovando però il muro da parte del Carroccio.

Si decise così di indicare un Presidente del Consiglio tecnico, anche se i gialloverdi più volte in campagna elettorale avevano strillato contro i “premier non votati dal popolo”, con la scelta che alla fine è ricaduta su Giuseppe Conte, già presente nella squadra di governo indicata prima del voto dal Movimento 5 Stelle.

Tacciato anche in Europa di essere una sorta di portavoce di Di Maio e Salvini, Conte in questo primo anno di governo più che avvocato del popolo come si era definito è stato un mediatore familiare, molto impegnato a non far separare i due vicepremier.

I toni pacati e il suo sapersi muovere nei contesti internazionali sembrerebbero comunque essere piaciuti agli italiani. Un sondaggio dell’istituto Noto infatti ha “pesato” al 12% l’impatto in politica che potrebbe avere un possibile partito guidato dall’attuale premier.

Nel dettaglio, questi voti arriverebbero per il 7% dal Movimento 5 Stelle, il 3% dal Partito Democratico e il restante 2% da +Europa. In sostanza quindi secondo la rilevazione le preferenze sembrerebbero arrivare tutte dall’ambito della parte moderata del centrosinistra.

Un altro recente sondaggio invece realizzato da Demopolis indica nel 48% gli italiani a cui è piaciuta l’ultima conferenza stampa di Conte, quella dove è stato lanciato una sorta di out out ai due partiti della maggioranza, a fronte del 33% che invece l’hanno giudicata negativa e un 19% che non si è espressa.

Insomma nonostante le difficoltà del governo Giuseppe Conte può contare ancora su una larga fiducia nei suoi confronti da parte degli italiani. Discorso simile anche per i due partiti di governo, visto che sommando il 34% ottenuto dalla Lega alle elezioni europee al 17% fatto registrare dai 5 Stelle, si arriva a un 51% dell’elettorato che sta con la maggioranza.

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