Quando si può chiedere la sospensione delle cartelle esattoriali e come funziona? Vediamo la domanda da presentare per far sospendere la riscossione.
Sospensione cartelle esattoriali, chi può richiederla e quanto? La procedura per la sospensione legale della riscossione può essere richiesta laddove il pagamento richiesto non sia dovuto. Quando viene recapitata una cartella esattoriale a qualsiasi contribuente, prima di pagare ci si deve accertare che la richiesta di pagamento sia legittima: che non sia prescritto il debito e che la cartella contenga dati corretti.
Nel caso che il contribuente ritenga che la cartella non debba essere pagata può presentare istanza di sospensione della riscossione. Una volta ricevuta l’istanza l’Agenzia delle Entrate sospende la riscossione e invia la richiesta di verifica all’ente creditore che valuta la richiesta e contatta il contribuente solo in caso di esito negativo.
In quali casi si presenta richiesta sospensione cartella esattoriale?
I casi in cui il contribuente può presentare istanza di sospensione dal pagamento delle cartelle esattoriali sono diversi e nello specifico si presenta nel caso che le somme vantate dall’ente creditoria siano:
già stata pagate prima della formazione del ruolo;
interessate da un provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore;
cadute in prescrizione prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
decadute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
interessate da una sospensione amministrativa o da una sospensione giudiziale;
interessate da una sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore.
La domanda di sospensione delle cartelle esattoriali deve essere presentata entro 60 giorni dalla data in cui è avvenuta la notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come si sospende una cartella esattoriale?
Non esiste un solo modo per sospendere una cartella esattoriale e si può procedere in tre diverse modalità:
seguire la via amministrativa;
seguire la via giudiziale;
presentando istanza di sospensione all’Agenzia delle Entrate.
La sospensione amministrativa si ha quando è l’ente creditore che provvede alla sospensione della cartella esattoriale. La sospensione può essere prevista sia per volontà dell’ente stesso che su richiesta del contribuente (richiesta di sgravio). Il provvedimento di sospensione deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate Riscossione per evitare che vada avanti con il procedimento esecutivo per il recupero dei crediti.
La sospensione giudiziale si ha quando a disporre la sospensione è l’autorità giudiziaria su richiesta del contribuente che ha impugnato la cartella esattoriale. L’atto può essere sospeso da un giudice solo quando si soddisfano due specifici presupposti:
quando l’istanza su cui poggia il ricorso presentata appare valida;
quando la cartella esattoriale porterebbe un danno economico troppo grave per il contribuente
L’ultimo modo è quello di presentare istanza all’Agenzia delle Entrate Riscossione per la sospensione della cartella esattoriale; se non si riceve risposta dall’amministrazione tributaria entro 220 giorni la cartella esattoriale è annullata in modo automatico e il contribuente non dovrà pagare nulla.
Entro 60 giorni dalla data della notifica il contribuente deve presentare la sospensione delle riscossione degli importi contenuti nella cartella notificata.
Come si presenta istanza di sospensione cartella esattoriale?
Il contribuente che voglia presentare domanda di sospensione per le cartelle esattoriali ha due modalità per procedere.
La domanda si sospensione della cartella esattoriale può essere presentata:
Online: con il servizio Sospensione nell’area riservata puoi presentare la domanda in tre semplici passaggi:
via Pec, compilando il modulo SL1 - Sospensione legale della riscossione - pdf da inviare via PEC agli indirizzi indicati all’interno del modulo;
allo sportello dell’Agenzia delle Entrate Riscossione presentando il modulo SL1 - Sospensione legale della riscossione - pdf debitamente compilato.
All’istanza, indipendentemente da quello che sia il modo scelto per la presentazione, andrà allegata tutta la documentazione che supporti le motivazioni per le quali si presenta la domanda di sospensione. Una volta ricevuta la domanda l’AdeR provvede alla sospensione della riscossione per prendersi tempo per esaminare il materiale prodotto dal contribuente. Entro 10 giorni il materiale allegato all’istanza deve essere trasmesso all’ente creditore che, entro 60 giorni deve comunicare al contribuente l’esito della richiesta via Pec o via raccomandata. Se si procede allo sgravio del debito la comunicazione da parte dell’ente creditore deve essere inoltrata anche all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Cosa succede se la domanda di sospensione viene respinta?
Se l’istanza presentata dal contribuente non viene accolta, il creditore comunica all’Agenzia delle Entrate di riprendere il recupero dei crediti in questione. Ma attenzione, se il creditore entro 220 giorni dalla presentazione della richiesta non riceve nessun riscontro da parte dell’Ader o dell’ente creditore, avrà diritto all’annullamento del debito per il quale aveva richiesto la sospensione.
Cos’è la sospensione legale della riscossione?
La sospensione legale della riscossione è una misura prevista dalle autorità fiscali e amministrative con lo scopo di sospendere temporaneamente il pagamento di imposte, tasse o debiti tributari. Quando una cartella esattoriale è interessata da sospensione legale della riscossione, i contribuenti non devono più effettuare i pagamenti e non rischiano l’azioni di riscossione forzata.
La sospensione della riscossione può essere disposta dall’amministrazione tributaria in caso di eventi eccezionali come crisi economica, calamità naturali, emergenza nazione. Con questo meccanismo, di fatto, si allevia il peso finanziario che grava sui contribuenti. Da tenere presente che la sospensione legale della riscossione non fa venire meno il debito contratto, l’obbligo di pagamento permane anche se lo si farà in un periodo successivo (senza che la somma dovuta sia gravata da interessi e sanzioni).
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