Una delle cose più insolite di questo mese sull’indice S&P 500 è che si tratta del primo caso in poco meno di 40 anni in cui a novembre apertura e minimo coincidono. Vediamo cosa dicono i dati
Come aveva anticipato la statistica, il mese di novembre si sta dimostrando positivo per i mercati azionari, con i principali listini americani in zona di top storici, e quelli europei che veleggiano sui massimi annuali.
Se da un lato questi rialzi sono in linea con quanto riportato dai numeri, è altresì vero che sulla barra mensile dell’S&P 500 è presente un fatto insolito: la candela di novembre infatti, non presenta alcuna lower shadow. In altre parole, apertura e minimo coincidono.
Apertura e minimo coincidenti, è così raro?
S&P 500, grafico mensile. Fonte: Bloomberg
Analizzando le barre mensili dell’indice S&P 500 a partire da maggio 1982, abbiamo notato come su 450 mesi passati in rassegna solamente 22 hanno registrato un’apertura uguale al minimo (4,89% dei casi).
C’è anche da dire che tra tutti i casi limite considerati (apertura o chiusura uguali al massimo o minimo di periodo) quello in cui open e low coincidono è il meno raro.
Interessante evidenziare come quello attuale sia l’unico novembre in tutto il database considerato a non avere un minimo diverso dall’apertura.
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Quelli appena menzionati non sono di certo numeri che da soli possano giustificare un’operatività ribassista. Tali rilevazioni potrebbero però essere utilizzate al fine di chiudere eventuali posizioni rialziste in essere, al fine di non erodere eccessivamente i guadagni in caso di correzione. Per fare questo ci viene in soccorso un altro risultato: solamente nell’1,78% dei casi, il massimo è stato uguale alla chiusura: ciò significa che, se i corsi dovessero fare un nuovo top, si potrebbe pensare di liquidare parte delle posizioni rialziste.
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