Limiti agli ingressi per un bene pubblico come la spiaggia e il mare. Così l’amministrazione comunale pensa di abbattere i casi di aggressione e gli assembramenti. Ecco dove.
Spiagge libere a numero chiuso. È questa l’idea del Comune di Napoli per rendere più sicura l’estate 2022. La giunta comunale ha infatti deliberato che per alcune spiagge libere sarà ulteriormente ridotto il numero di ingressi consentiti, tra le spiagge coinvolte anche gli arenili di Posillipo.
Paolo Mancuso, assessore all’Ambiente, ha spiegato che l’iniziativa si è resa necessaria a seguito degli episodi di violenza delle scorse settimane. La limitazioni degli ingressi, con tanto di tracciamento dei bagnanti, secondo il Comune di Napoli permetterà di avere una visione più chiara di chi frequenta le spiagge e quindi di prevenire o di ritrovare possibili aggressori.
Il numero minore di persone, inoltre, potrebbe evitare gli assembramenti e permettere ai bagnini preposti di svolgere con maggiore facilità il proprio compito di monitoraggio delle acque. I bagnanti però non ci stanno e criticano la decisione della giunta comunale, a partire dalla libertà di accesso a un bene comune, che non dovrebbe essere regolato dai gestori degli stabilimenti vicini; fino alle critiche di natura puramente gestionale, infatti secondo alcuni bagnanti intervistati c’è il rischio che i proprietari dei lidi vicini facciano passare in base a favoritismi.
Per palesare i dubbi e le perplessità alle delibera, che dovrebbe vedere la luce a partire da luglio, nella giornata di oggi, domenica 26 giugno, si sono riuniti in protesta i cittadini di associazioni e movimenti per il mare libero. Gli attivisti fanno notare che la decisione non è solo ingiusta perché rende il mare uno spazio classista - cioè chi può pagare va in una spiaggia privata o deve fare la fila per l’ingresso in quella pubblica - ma deresponsabilizza il Comune di Napoli nell’attrezzare le spiagge libere e garantire la sicurezza dei bagnanti, che siano essi 450 o 1.000.
Napoli senza mare: le spiagge libere diventano a numero chiuso
Centinaia di cittadini in spiaggia a Largo Sermoneta per protestare contro la decisione del consiglio comunale di Napoli. Secondo le direttive, le spiagge libere avranno un numero di ingressi ridotto per evitare casi di aggressione come quelli accaduti nelle scorse settimane. La decisione, vista di buon occhio da alcuni titolari dei lidi vicini, è altresì criticata dai gestori balneari che non vogliono controllare gli ingressi delle spiagge libere e dai cittadini che richiedono un trattamento non classista delle spiagge.
La delibera non chiarisce perfettamente in che modo saranno regolarizzati gli ingressi alle spiagge libere, tanto che il rappresentante dei balneari, Salvatore Trinchillo, si è detto d’accordo con le regole, ma ha anche definito «folle» pensare di affidare la gestione del controllo degli accessi ai gestori delle attività.
Le proteste sono iniziate questa mattina alle 10, con i bagnanti che hanno raggiunto da mare e da terra la spiaggia di Largo Sermoneta con gli striscioni che recitavano: Movimento per il Mare libero e gratuito. «Non è una decisione giusta», spiega Paolo Casale del coordinamento flegreo Mare Libero «Siamo per un giusto equilibrio tra spiagge libere e in concessione, 50 per cento per ciascuno ma di certo protesteremo per la scelta del Comune di regolamentare gli accessi al mare pubblico».
Quali sono le spiagge coinvolte e perché
È la nota del Comune di Napoli a far luce su quali sono le spiagge libere coinvolte nella diminuzione degli ingressi e le motivazioni. Si legge:
Alla luce degli episodi di violenza registrati nelle scorse settimane che inducono alla necessità di maggiori controlli nell’interesse collettivo nel solco delle prescrizioni fissate in merito dall’Autorità portuale la delibera prevede anche il tracciamento numerico dei bagnanti.
La limitazione e il controllo degli ingressi, continua la nota, è prevista a partire da luglio per:
- due tratti di spiaggia pubblica compresi tra Palazzo Donn’Anna;
- Bagno Sirena (massimo 400 persone);
- Bagno Ideal (massimo 12 persone);
- Bagno Elena (12 persone).
A farsi carico dei controlli dovrebbero essere i gestori dei lidi limitrofi, che dovranno aprire i cancelli e gli ingressi dalle 8 alle 18. Sempre ai gestori delle spiagge spetterà il controllo e l’assistenza dei bagnanti.
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