L’uomo più ricco dell’Asia vuole sfidare Jeff Bezos dando vita a un vero e proprio Amazon indiano. I dettagli
Con Amazon e Walmart impantanate dagli ostacoli normativi imposti dal governo indiano, a prendersi il volume d’utenza potenzialmente enorme del Paese potrebbe essere una nuova realtà nata proprio sul territorio.
Sembra infatti più che avviato il progetto di Reliance Mukesh Ambani, presidente di Reliance Industries Limited, gigante petrolifero, e uomo più ricco dell’India e dell’intera Asia.
Quest’ultimo si sta preparando a lanciare una piattaforma di e-commerce, andandosi a prendere un mercato che secondo Morgan Stanley potrebbe arrivare a valere oltre 200 miliardi di dollari entro il 2027.
Il nome della nuova realtà - Reliance Retail - sembra quindi destinato a diventare subito molto familiare per Amazon e Walmart, principali rivali di settore. Il successo passerà per la fondamentale collaborazione con la compagnia che al momento domina il mercato al dettaglio offline nel Paese, Kiranas.
Sta per nascere l’Amazon indiano
Obiettivo di Ambani è quello di creare un mercato simile a quello di Alibaba, che permetterà ai punti vendita del Paese di vendere i loro prodotti online.
Con 500 milioni di utenti sul fronte internet ed e-commerce e una crescita del 30% l’anno, Morgan Stanley stima che si tratti di un business che entro il 2027 potrebbe valere più di 200 miliardi di dollari.
Va sottolineato inoltre che proprio Reliance Mukesh Ambani ha svolto un ruolo chiave, attraverso la banda larga Reliance Jio, nel garantire un facile ed economico accesso ad internet per una larga fetta di cittadinanza.
Tutto, dalla politica alle altre aziende di settore, sembra favorire la crescita della nuova compagnia, tanto che secondo molti analisti il primo Ministro Modi potrebbe intervenire direttamente per creare un contesto normativo il più favorevole possibile a Reliance.
Già all’inizio di quest’anno il governo indiano ha emanato nuove linee guida sull’e-commerce che puntavano chiaramente a complicare la vita a player stranieri come Amazon e Walmart.
Entrambe le società statunitensi stanno spendendo miliardi per cercare di capitalizzare sul mercato indiano, che per Amazon rappresenta la più grossa opportunità di espansione rispetto a qualsiasi altro paese al di fuori degli Stati Uniti.
Secondo Nisha Biswal, presidente del Business Council USA-India presso la Camera di commercio statunitense, la svolta protezionistica del governo di Nuova Delhi è piuttosto evidente, e rappresenta un ostacolo non da poco per le grandi realtà aziendali estere in generale, in primis statunitensi:
“Negli ultimi nove mesi abbiamo assistito a una significativa spinta verso politiche protezionistiche, localizzazione dei dati e corsie preferenziali riservate a società nazionali. Questa nuova tendenza è molto preoccupante, e speriamo possa interrompersi il prima possibile”.
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