Quali tra i bond della famiglia Green, Valore e Futura staccano la cedola nominale di periodo nel 1° mese dell’anno? Scopriamolo insieme
Facciamo un recap al contempo mensile e di inizio anno in merito allo stacco cedola di alcuni dei BTP tra i più noti presso i risparmiatori retail. Ci soffermeremo, in particolare, in merito allo stacco cedola delle attuali 4 serie del BTP Green, Valore e Futura.
Tuttavia, possiamo già anticipare che il mese sarà avaro di interessi, ma anche di novità per i soli bond a struttura cedolare step-up. Infatti lo stacco cedola a gennaio avverrà solo per i titolari di questi BTP Valore e BTP Futura. Vediamo di quali si tratta.
Nessuna cedola per le 4 serie dei BTP Green
Iniziamo dai Green bond, i titoli del debito pubblico di recente emissione nati per finanziare le spese collettive in materia di lotta al cambiamento climatico.
Le serie attualmente presenti sul mercato sono 4 e hanno scadenza, in ordine di vita residua, al 30/10/2031, al 30/04/2035, al 30/10/2037 e al 30/04/2045. Tranne quest’ultimo, i primi 3 hanno una buona cedola nominale annua in rapporto ai tempi attuali dei mercati finanziari. Lo dimostra indirettamente il fatto che mentre i primi 3 quotano sopra cento, solo il 30/04/2045 naviga intorno ai 67 centesimi.
Passando allo stacco cedola, a gennaio non ci sarà nessun accredito interessi da parte del Tesoro per nessuna delle 4 serie in circolazione.
Quale serie del BTP Futura staccherà gli interessi semestrali a gennaio
Iniziamo dai bond retail più longevi, quella famiglia Futura emessi tra il 2020 e il ‘21. Al pari dei bond che seguono, ma diversamente da quelli che li precedono, hanno una struttura cedolare del tipo step-up, ossia tassi fissi e crescenti al passaggio da uno step al successivo. Ancora, rispetto ai bond Valore questi titoli hanno scadenze generalmente più lunghe e una struttura dei tassi più avara. Il motivo è che essi sono stati emessi quando il costo del denaro era quasi nullo, per cui hanno cedole impari rispetto alle durate (originarie).
Detto ciò, l’unico che a gennaio staccerà la cedola è il BTP Futura luglio 2030 (ISIN speciale: IT0005415283; ISIN ordinario: IT0005415291). Martedì 14 riconoscerà gli interessi del semestre che va dal 15/07/2024 al 14/01/2025. Per questo BTP l’emittente riconosce tassi cedolari annui dell’1,15% dal 1° al 4° anno, dell’1,30% dal 5° al 7° e dell’1,45% dall’8° al 10° anno. Pertanto a partire da luglio scorso il bond è entrato nel 2° step della serie prevista dal Tesoro, quella che riconosce l’1,30% lordo anno. In altri termini, questa obbligazione ha effettuato il 1° salto di step, dall’1,15% all’1,30% Tra una decina di giorni, quindi, il Tesoro riconoscerà lo 0,65% lordo semestrale moltiplicato per il capitale nominale sottoscritto.
A scadenza, e solo per chi lo ha comprato in emissione, arriverà il premio fedeltà finale. Esso sarà pari al tasso medio di crescita annua del PIL nazionale registrato dall’ISTAT nel corso della vita del titolo. Il premio, in particolare, non potrà essere inferiore all’1% (minimo garantito) né potrà eccedere il tasso del 3%.
Per tutti gli altri bond della famiglia Futura, invece, le date di stacco cedola rimandano a mesi diversi da gennaio.
Stacco cedola a gennaio solo per i titolari di questi BTP Valore e BTP Futura
Giungiamo infine alle 4 serie del BTP Valore emesse nel biennio 2023-’24, in attesa della 5° che secondo i rumors potrebbe arrivare presto. In attesa di comunicazioni ufficiali del MEF al riguardo, vediamo intanto chi, delle serie già in circolo, pagherà gli interessi di periodo.
Per il BTP Valore 2027, con attuale ISIN IT0005547408, il primo appuntamento annuo utile con gli interessi semestrali è datato 13 giugno 2025. Questa è l’unica obbligazione della famiglia Valore che paga la cedola con periodicità semestrale.
È di tipo trimestrale sulle residue altre 3 serie, tra le quali solo quella emessa nell’ottobre 2023 stacca la cedola il prossimo 10 gennaio. Il titolo ha codice ISIN IT0005565400 (diverso da quello di collocamento: IT0005565392) e da tre mesi ha iniziato il suo 2° anno di vita. Per ogni anno del 1° triennio, il bond paga il 4,10% lordo, che salirà al 4,50% nel 4° e 5° anno. In pratica tra una settimana arriverà poco più dell’1% lordo trimestrale per chi lo detiene in portafoglio.
Al momento il Valore ottobre 2028 prezza sui 104,81 centesimi, per un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza del 2,96%.
Per il resto, a gennaio non si sarà alcun salto di step per nessuna delle 4 obbligazioni della famiglia Valore.
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