La sterlina osservata speciale in questi giorni post-accordo Brexit: la valuta in rialzo, ma quanto durerà? Luci e ombre dell’intesa rischiano di pesare.
L’accordo Brexit osservato speciale in tutti i suoi ambiti: quali effetti sulla sterlina?
Un interrogativo interessante per gli analisti. La coppia GBP/USD corre al rialzo, galvanizzata da un’intesa raggiunta proprio quando il no-deal sembrava confermato.
La schiarita positiva, soprattutto per le sorti dell’economia del Regno Unito, ha dato slancio alla sua moneta. Tuttavia l’euforia dell’accordo sta già scemando, facendo oscillare la stessa valuta.
Sulla sterlina pesano luci e ombre del compromesso Brexit: cosa accadrà?
Sterlina in rialzo anche grazie agli USA
La coppia GBP/USD ha incrementato i suoi guadagni intraday ed è salita ulteriormente oltre la soglia di 1,3500 durante la prima parte della sessione europea di oggi, 29 dicembre.
Il cambio è stato supportato dall’emergere di nuove vendite di dollari USA. L’umore già ottimista del mercato ha ottenuto un ulteriore impulso dopo che i legislatori hanno promosso un pacchetto di aiuti Covid arricchito.
In effetti, la Camera dei Rappresentanti ha votato per aumentare i pagamenti di stimolo agli americani a $ 2.000 da $ 600 e ha inviato la misura al Senato per un voto. La spinta sull’investimento di rischio ha minato il biglietto verde e ha fornito un rialzo positivo alla coppia GBP/USD.
Al momento in cui si scrive il tasso di cambio è in rialzo dello 0,33% a 1,3493.
Le ombre della Brexit sulla sterlina: cosa aspettarsi?
L’accordo Brexit, comunque, comincia a mostrare le sue crepe. Il compromesso raggiunto è stato letto coma una grande vittoria, soprattutto a Londra. Ma le sfide da affrontare sono ancora molte.
Avanzano preoccupazioni per la non inclusione del settore cruciale dei servizi nell’accordo. Non è stato concordato nulla sui mercati finanziari, il che potrebbe essere un grande elemento negativo per il Regno Unito e, a sua volta, pesare sulla sterlina britannica.
C’è poca chiarezza per le società finanziarie e per i servizi in generale, considerando che quest’ultima industria rappresenta circa l’80% dell’economia del Regno Unito.
Andreas Steno Larsen, global chief strategist di Nordea Bank Abp ha affermato: “La maggior parte delle banche con sede a Londra non è proprio ottimista dopo l’accordo, il che potrebbe essere un segnale che la mancanza di regole condivide sui servizi finanziari è un’incertezza che la sterlina dovrà affrontare per la prima metà del prossimo anno”.
Il 28 dicembre la coppia GBP/USD ha toccato i 1,3430 dollari, il livello più basso dal 23 dicembre, cancellando il suo rally da quando è stato raggiunto l’accordo.
Ciò, unito alle preoccupazioni per la scoperta di una nuova variante del coronavirus a più rapida diffusione e l’imposizione restrizioni di viaggio nel Regno Unito, potrebbe limitare ancora di più i guadagni per la sterlina.
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