Stesso stipendio, ma con soli 4 giorni a settimana di lavoro. L’esperimento funziona: “Meno stress e fatturato più alto”

Stefano Rizzuti

21 Febbraio 2023 - 16:11

Nel Regno Unito un maxi-esperimento ha mostrato che la settimana lavorativa corta (su quattro giorni, con meno ore e stesso stipendio) funziona: sia per le aziende che per i dipendenti.

Stesso stipendio, ma con soli 4 giorni a settimana di lavoro. L’esperimento funziona: “Meno stress e fatturato più alto”

La settimana lavorativa corta, di soli quattro giorni, funziona. Questo è il responso del primo mega-test avvenuto nel Regno Unito. Che mette quasi tutti d’accordo: lavorare quattro giorni a settimana non danneggia le aziende e, inoltre, comporta un miglioramento sia nella produttività che nello stato di salute dei dipendenti.

I risultati di questo maxi-esperimento, il più grande a livello mondiale fatto finora, sono eloquenti. L’idea del test era quella di capire se, soprattutto dopo la pandemia, possono essere utilizzate altre modalità di lavoro, almeno per alcune categorie di dipendenti.

La settimana lavorativa, secondo quanto sperimentato in queste aziende, diventerebbe di 32 ore a settimana. Le aziende coinvolte, in questa occasione, sono state 62, operanti in settori diversi. L’esperimento è iniziato a giugno del 2021 ed è durato sei mesi: l’orario di lavoro è stato ridotto del 20% per tutto il personale, a parità di salario.

L’esperimento della settimana lavorativa di 4 giorni

Lo studio è stato condotto dalle università di Cambridge e del Boston College, con il coordinamento dell’organizzazione no profit 4 Day Week Global. Per la maggior parte delle aziende la decisione è stata quella di lasciare come giorno libero aggiuntivo il venerdì, mentre in altri casi si poteva optare tra il lunedì e il venerdì. Altri ancora hanno pensato a un giorno libero comune per tutto il personale.

Settimana corta, i risultati dell’esperimento

Su 61 aziende che hanno partecipato al programma, ben 56 hanno comunicato che vogliono continuare con la settimana lavorativa di quattro giorni, con orario ridotto e stipendio invariato. Tra loro sono 18 quelle che hanno già confermato questa impostazione, cambiando in maniera permanente il loro modello organizzativo. Sono solamente tre le aziende che, invece, hanno deciso di sospendere - almeno per il momento - la settimana lavorativa ridotta.

Meno stress e malattia con la settimana lavorativa di 4 giorni

Tra gli effetti positivi della settimana corta ci sono anche quelli relativi ai lavoratori: il tasso di stress e quello di malattia risultano essere più bassi. In particolare, tra i circa 2.900 dipendenti che hanno partecipato al test, il 30% dichiara di essere meno stressato. Inoltre il numero di giorni di malattia è diminuito di due terzi.

Un calo si è registrato anche nei livelli di ansia, nella difficoltà a dormire e nei casi di burnout. Inoltre la maggior parte dei dipendenti ha sottolineato di avere maggiore facilità nell’equilibrare il lavoro con le proprie responsabilità familiari. Qualche lavoratore, invece, si dice preoccupato per l’aumento dei carichi di lavoro e per la necessità di concentrare in un tempo ridotto tutte le attività.

Dipendenti più ‘fedeli’ all’azienda con la settimana corta

Un altro degli effetti sui dipendenti è che hanno mostrato più disponibilità a conservare il proprio posto di lavoro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il calo delle uscite del personale nelle aziende che hanno aderito al test è stato del 57%. Non poco, in un periodo conosciuto come quello delle grandi dimissioni.

Settimana corta, per le aziende cresce il fatturato

Le buone notizie, però, non riguardano solo i lavoratori. Anche le aziende, infatti, sembrano avere vantaggi dalla settimana lavorativa di quattro giorni. Nel periodo dell’esperimento i fatturati delle aziende sono aumentati dell’1,4%, con un netto +35% rispetto allo stesso periodo del 2021 (ma va tenuto conto anche di altri fattori, a partire dalla pandemia).

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