FCA: prossima fermata i 10 euro ad azione?

Proseguono i ribassi su FCA, che ha effettuato la pesante violazione del supporto dinamico ottenuto collegando i minimi del 2 gennaio a quelli dell’8 marzo 2019.

FCA, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Dallo scorso 17 aprile, con i prezzi che sono stati respinti della trendline disegnata con i top del 2 ottobre 2018 a quelli del 7 febbraio 2019, i venditori hanno incrementato la loro pressione in maniera consistente. L’analisi tecnica sul titolo evidenzia una situazione di debolezza: i corsi hanno raggiunto i minimi dal 23 agosto 2017.

Al momento, la prossima area che potrebbe essere in grado di sorreggere i prezzi è quella grafica e psicologica dei 10 euro. Prima di arrivarci però, è ragionevole attendersi che i compratori tentino di rialzare la testa andando al test dei 12,90 euro, effettuando così il pullback del livello dinamico ascendente menzionato prima. A corroborare questa ipotesi è il fatto che sono rimasti aperti diversi gap down, in particolare quello del 21 maggio, giorno in cui la società ha distribuito il dividendo.

Strategia operativa con i Corridor Certificates

La situazione delineata dall’analisi tecnica su FCA appare tutt’altro che di facile interpretazione. Prima di arrivare a quota 10 euro e raggiungere quindi un buon punto di acquisto, i corsi potrebbero iniziare una fase lateral-ribassista estesa nel tempo.

Per questo motivo, il certificato Corridor di Société Générale con ISIN LU1840377854 appare molto interessante. Il prodotto ha una barriera inferiore a 9,50 euro e una barriera superiore a 18,60 euro. Come si nota anche dal grafico, sono livelli piuttosto distanti dalle attuali quotazioni. L’elemento più interessante a cui guardare in questo caso è però la scadenza, fissata per il 21 giugno 2019. A fronte di una fine di vita così vicina, l’investment certificate in questione permette di ottenere una massima redditività a scadenza del 6,50%.