Intesa Sanpaolo: prosegue la congestione, come impostare l’operatività?

Una delle azioni che ha sicuramente mostrato i muscoli dallo scorso agosto è Intesa Sanpaolo, che in poco più di tre mesi ha fatto segnare un rialzo del 30% circa.

Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Il rally in questione avrebbe in qualche modo bisogno di riassorbire, specie per delle fisiologiche prese di beneficio le quali, mano a mano che ci si avvicina alla fine dell’anno, sarebbero ragionevoli.

In questo senso, l’ascesa dei compratori si è fermata da diverse sessioni a ridosso della resistenza statica a 2,355 euro, lasciata in eredità dai top del 17 aprile 2019.

In generale, la salita degli scorsi mesi ha permesso agli acquirenti si rompere numerosi livelli di concentrazione di offerta di rilievo, come evidenziato dal grafico, anche se l’incertezza degli ultimi giorni sta mettendo sotto pressione la linea di tendenza disegnata con i minimi del 13 agosto a quelli del 3 ottobre 2019:

Questo segnale, unito a una discesa sotto quota 2,3195 euro permetterebbe ai venditori di dare vita a una prima correzione, la quale potrebbe estendersi fino a 2,20 euro, supporto che corrisponde anche all’area del 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato sulla gamba rialzista partita lo scorso 13 agosto.

Strategie operative con i Certificati Corridor

Operativamente, strategie asimmetriche short da 2,31 euro hanno ancora un rapporto rischio/rendimento interessante. A tal proposito, il Certificato Corridor di Société Générale con ISIN LU2024223229, Barriera Superiore a 2,60 euro e Barriera Inferiore a 2,00 euro, potrebbe essere uno strumento adatto a questa operatività.

In tal caso, lo stop loss andrebbe inserito in maniera piuttosto conservativa a 2,41 euro, mentre l’obiettivo principale 2,20 euro.

Se invece si volesse mantenere il Certificato fino alla sua scadenza, fissata per il 20 marzo 2020, la massima redditività potenziale sarebbe dell’84,50%.