Si è appena verificata a Stromboli una delle più forti esplosioni di sempre. La Guardia Costiera si è mossa per evacuare l’isola
Forti esplosioni sono state registrate a Stromboli, isola dell’arcipelago siciliano delle Eolie. Una colonna eruttiva di due chilometri d’altezza si è levata sopra i crateri del vulcano, rilasciando lapilli che hanno scatenato alcuni incendi. I residenti di Ginostra, con l’aiuto della protezione civile, hanno lasciato le abitazioni di propria iniziativa, ma alcuni si sono barricati in casa.
Panico fra i turisti: alcuni si sono buttati a mare per paura dei lapilli. La Guardia Costiera si è detta pronta a evacuare chiunque volesse lasciare l’isola. L’esplosione ha fatto una vittima: si tratta di un uomo, un escursionista di Milazzo che si trovava sul versante dell’eruzione, a Punta Corvi. L’uomo era con un’altra persona, che è rimasta ferita. A riferirlo è il comandante dei vigili del fuoco.
Esplosione a Stromboli
L’Istituto nazionale di Geofisica e Vuocanologia hanno definito l’esplosione delle 16,46 di mercoledì 3 luglio “una tra le maggiori registrate sullo Stromboli”. Canneti e terreni sono andati a fuoco mentre due trabocchi lavici si sono riversati sulla Sciara del Fuoco.
Il professore di vulcanologia Guido Giordano ha raccomandato, attraverso RaiNews24, di stare in zone protette, nelle cosiddette aree d’attesa. Giordano ha inoltre ricordato quanto sia importante stare lontani dal mare, perché uno dei pericoli associati alle eruzioni sono le frane che innescano maremoti. Come avvenne proprio nella zona nel 2002, quando un’onda anomala interessò tutte le coste del basso Tirreno fra Calabria e Sicilia.
Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha fatto appello affinché si evitino gli allarmismi. Le trenta persone di Ginostra, raggiungibile solo dal mare, sono adesso state imbarcate sull’aliscafo della Liberty Lines, mentre un altro mezzo sta recuperando gli altri turisti. “Solo fumo per il grosso incendio, la situazione è sotto controllo”, ha tranquillizzato il sindaco. Sul posto stanno arrivando anche i canadair per spegnere il fuoco che, alimentato dal vento, si è propagato in alcune zone dell’isola.
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