La minaccia della Russia di ricorrere alle armi nucleari si fa più concreta, ma per ora non ci sono avvisaglie. Più probabile che sia sganciata la super bomba Fab 3000. Ecco cos’è e quant’è potente.
Un’arma convenzionale, un potente anti-bunker. È questa la super bomba che la Russia potrebbe sganciare su Mariupol, mentre nelle ultime ore la minaccia di un ricorso alle armi nucleari da parte dell’esercito di Vladimir Putin è diventata più concreta. Dopo la minaccia agli Stati Uniti di conseguenze imprevedibili a chiunque invii armi all’Ucraina, aumenta il timore per una guerra nucleare e sale la tensione in Europa e nel resto del mondo.
Al momento però non sembrano ci siano avvisaglie di tali conseguenze, come spiegato dalla Cia. È stato lo stesso direttore dell’intelligence statunitense, William Burns, a rivelare la possibile strategia russa. Gli insuccessi militari, infatti, potrebbero spingere il presidente Vladimir Putin a impiegare in Ucraina armi nucleari tattiche, come quella che potrebbe essere sganciata sul Mar Nero.
Questa tipologia di bomba nucleare è sì devastante, ma meno potente rispetto alle “armi nucleari strategiche” di cui disponevano Russia e Stati Uniti durante la Guerra fredda. Le bombe nucleari tattiche hanno una gittata minore e colpiscono su distanze più brevi, sono quindi ordigni di dimensioni più piccole rispetto a quelli classici, con un raggio d’azione limitato. Se al momento questa possibilità sembra essere limitata e lontana, è più probabile che l’esercito russo decida di sganciare una super bomba: la Fab-3000, un’arma convenzionale anti-bunker di potenza elevata. In situazioni simili è opportuno approfondire la notizia. Ecco quindi cos’è e quanto è potente questa bomba convenzionale.
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Quali le probabilità che la Russia utilizzi le armi nucleari?
Come Volodymyr Zelensky, anche la Cia ha preso in seria considerazione la minaccia della Russia di ricorrere alle armi nucleari, scoraggiando qualsiasi paese a inviare armi all’Ucraina. A parlarne lo stesso direttore William Burns, che ha invitato a “non prendere alla leggera” la minaccia russa.
Dopo aver lanciato l’allarme, sono successivamente giunti alcuni chiarimenti da parte sia dell’ucraina che degli Stati Uniti. Come riportato dall’intelligence americana, al momento non sembrerebbe ci siano avvisaglie concrete di un attacco nucleare. Al momento quindi non ci sono segnali in questa direzione. È più probabile, come riportato dalle fonti, che Putin scelga di ricorrere ad armi convenzionali ma di potenza elevata, come la Fab-3000.
Super bomba Fab-3000: cos’è e quanto è potente?
Tra le armi che Putin potrebbe impiegare nel conflitto russo-ucraino in cima alla lista capeggia il nome della super bomba Fab-3000. Di progettazione sovietica, commissionata nel 1946, la Fab-3000 è una potente arma convenzionale, un anti-bunker, già impiegata dall’Unione Sovietica negli anni Ottanta in Afghanistan, dove anche gli Stati Uniti avevano impiegato un’arma simile, per scoraggiare talebani, Iran e Corea del Nord che proteggevano nei bunker il loro materiale strategico. Da allora la Fab-3000 era rimasta nei depositi militari, e sarebbe stata recuperata solo all’indomani della missione in Ucraina.
Questa potente arma pesa 3 tonnellate, quindi 3.000 chili, e presenta una massa esplosiva di 1.400 chili, con un raggio di distruzione di almeno 50 metri, eppure le schegge della Fab-3000 possono arrivare a colpire strutture molto distanti, avendo un raggio di 260 metri. La bomba pur essendo convenzionale ha una portata di devastazione da non ignorare; infatti, fu concepita per distruggere aree industriali, urbane e portuali.
Super bomba Fab-3000: potrebbe essere utilizzata?
È molto probabile che la Russia impieghi la Fab-3000 sul territorio ucraino. Un timore che sembrerebbe essere fondato, stando alla diffusione di immagini non confermate sui social network, che mostrerebbero alcuni ordigni vicini ai bombardieri Tu-22M russi.
Con molta probabilità questa super bomba potrebbe essere sganciata su Mariupol, il simbolo della devastazione della guerra e della crisi umanitaria. La Fab-3000 potrebbe infatti colpite il porto di Mariupol e l’acciaieria Azovstav, nei cui tunnel si trova la resistenza. Mariupol, infatti, è l’obiettivo principale al momento in quanto si trova a metà strada tra Crimea e Donbass, oltre che essere un punto strategico portuale nel Mar Nero. Il rischio dell’impiego di questa bomba su una città già devastata è quello che ancora una volta non si faccia distinzione tra obiettivi militari e civili.
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