Superare i limiti di velocità, quando è reato e cosa si rischia

Ilena D’Errico

12 Settembre 2024 - 00:30

Superare i limiti di velocità può integrare alcuni reati, con conseguenze che vanno ben oltre le multe. Ecco quando e cosa si rischia a seconda dei casi.

Superare i limiti di velocità, quando è reato e cosa si rischia

Superare i limiti di velocità è una violazione del codice della Strada punita molto severamente, con sanzioni che aumentano in proporzione all’eccesso commesso dal conducente. Si tratta di una condotta che mette in pericolo tutte le persone che circolano in strada sui propri veicoli o come pedoni, impedendo al conducente di fermarsi in modo tempestivo se necessario e agli altri di reagire.

Anche se quando si pensa al superamento dei limiti di velocità vengono in mente soltanto le multe salate, le conseguenze possono essere ben più terribili. Non a caso proprio l’eccesso di velocità integra gravi reati che vengono commessi proprio nell’ambito della circolazione stradale. Superare i limiti di velocità non è un reato a sé stante, la condotta è sanzionata in modo specifico soltanto dal codice della Strada e non dal codice Penale.

Allo stesso tempo, ci sono alcuni reati correlati al superamento dei limiti di velocità o nei quali l’eccesso rappresenta un’aggravante che comporta l’inasprimento delle pene. Ecco in quali casi e cosa si rischia.

Omicidio stradale

L’omicidio stradale è una fattispecie particolare di omicidio, che si verifica appunto durante la circolazione stradale. Come stabilito dall’articolo 589 bis del codice Penale questo reato viene commesso quando la morte della vittima è causata proprio dalla violazione della normativa sulla violazione stradale, non configurandosi però la volontarietà dell’omicidio. La pena corrisponde alla reclusione da 2 a 7 anni.

Oltre alla generica violazione del codice Stradale che integra la condotta penalmente rilevante, ci sono alcune specifiche contravvenzioni che configurano delle aggravanti. Rientra in questo campo la guida in stato d’ebbrezza, così come l’attraversamento con il semaforo rosso, la circolazione contromano e ovviamente il superamento dei limiti di velocità.

Nello specifico, l’eccesso di velocità rappresenta un’aggravante quando il conducente circola:

  • in un centro urbano a una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita, comunque non inferiore a 70 km/h;
  • in strade extraurbane a una velocità superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella consentita.

Esclusivamente in queste ipotesi l’eccesso di velocità aggrava la posizione del conducente che ha cagionato la morte di una o più persone coinvolte nel sinistro, così punito con la reclusione da 5 a 10 anni.

Lesioni personali

Quando l’incidente stradale non provoca la morte delle persone coinvolte ma le ferisce si integra, invece dell’omicidio stradale, il reato di lesioni. Il nostro ordinamento penale, in particolare, distingue tra lesioni gravi e lesioni gravissime. L’articolo 590 bis del codice Penale è propriamente dedicato alle lesioni personali stradali gravi o gravissime, le prime punite con la reclusione da 3 mesi a 1 anno e le seconde con la reclusione da 1 a 3 anni.

Anche in questo caso la fattispecie viene integrata esclusivamente nell’ambito della circolazione stradale con violazione della relativa normativa e dunque colpa del conducente, ma senza volontarietà. Aver superato i limiti di velocità comporta anche per il reato di lesioni un aggravamento delle pene, alle medesime condizioni sopra riportate. Si parla dunque dei seguenti eccessi di velocità:

  • in un centro urbano a una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita, comunque non inferiore a 70 km/h;
  • in strade extraurbane a una velocità superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella consentita.

Le lesioni gravi sono in questi casi punite con la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 3 anni, mentre le lesioni gravissime con la reclusione da 2 a 4 anni.

Corse clandestine

Infine, superare i limiti di velocità per gareggiare con il proprio veicolo può integrare diversi reati. In particolare:

  • la partecipazione a una competizione sportiva di velocità non autorizzata con veicoli a motore è punita con la reclusione da 1 a 3 anni, la multa da 25.000 a 100.000 euro e la sospensione della patente da 1 a 3 anni;
  • le scommesse sulle suddette gare clandestine sono punite con la reclusione da 3 mesi a 1 anno e la multa da 5.000 a 25.000 euro;
  • la gara di velocità con veicoli a motore non autorizzata, quando non configura una vera e propria competizione organizzata, è punita con la reclusione da 6 mesi a 1 anno, la multa da 5.000 a 20.000 euro e la sospensione della patente da 1 a 3 anni.

L’ultimo punto rappresenta la violazione più comune in questo campo, venendo spesso sottovalutata sia per quanto riguarda le conseguenze legali che quelle sull’incolumità delle persone.

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