Superbonus al 100%, perché rischia di essere un regalo per chi non dichiara correttamente i redditi

Patrizia Del Pidio

31 Luglio 2023 - 13:42

Cambiano le regole del superbonus e al 100% lo potranno percepire solo le famiglie con basso reddito. Vediamo i rischi.

Superbonus al 100%, perché rischia di essere un regalo per chi non dichiara correttamente i redditi

Anche il superbonus entra nel Pnrr con una riforma che ne cambia, in parte, le regole di fruizione. Alla misura saranno destinati 4 miliardi euro ma rispetto al superbonus del passato si sarà più selettivi sulla fruizione dell’agevolazione. Mentre in passato il beneficio era aperto a tutti, ora ci sarà un paletto che ne limiterà il godimenti e sarà legato al reddito.

Si destinerà l’incentivo solo alle famiglie a basso reddito che rischiano la povertà energetica e molto probabilmente rientreranno tra coloro che potranno fruirne anche i giovani. Molto probabilmente si cercherà di replicare quanto avvenuto per tagliare il superbonus sulle villette che, poi, è stato limitato solo a nuclei familiari con Isee fino a 15.000 euro.

Superbonus solo a chi fino ad ora ne è stato escluso?

Le intenzioni di questa riforma del superbonus è quella di far fruire dell’agevolazione le famiglie a basso reddito che fino a qualche anno fa sono state escluse dalla possibilità di realizzare lavori di efficientamento energetico nelle proprie abitazioni.
Il beneficio si baserà sulle solite detrazioni fiscali ma, da quel che si apprende, potrebbe tornare anche lo sconto in fattura per questa tipologia di beneficiari. E fin qui tutto bene. Se si lasciasse veramente la possibilità di fruire di un beneficio così importante una fascia della popolazione che ha bisogno di risparmiare sulle spese dell’energia elettrica e del gas, si tratterebbe di un passo avanti.

Perché, ricordiamo, che il superbonus permette di realizzare un cappotto termico dell’edificio (che isola, quindi, l’abitazione dal caldo e dal freddo) e la realizzazione di impianti di energia rinnovabile per l’auto produzione di energia elettrica. Cose, appunto, che servirebbero moltissimo a chi ricade nella cosiddetta povertà energetica. Ma ricordiamo che per questo esiste anche il reddito energetico.

Il rischio che il superbonus vada a chi evade le tasse

Il problema principale è che destinare il superbonus a famiglie con Isee basso significa anche rischiare di farne godere a chi evade le tasse o lavora in nero. Perché ricordiamo che l’abitazione rientra nell’Isee alzandone il valore e non sempre chi ha un Isee di 15.000 euro ha anche un’abitazione di proprietà.

Nella maggior parte dei casi ci ha un Isee sotto i 15.000 euro l’abitazione di proprietà non può permettersela (a meno che non si tratti di qualcuno si è trovato in difficoltà economica in un secondo tempo, dopo l’acquisto della casa), soprattutto oggi che il costo del denaro è alle stelle.

Il rischio, quindi, è quello di fare l’ennesimo regalo a chi non paga le tasse e non dichiara i propri giusti redditi e che, realmente, nella soglia di povertà economica non ci rientra.

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