Superbonus, come cambia: lo sconto in fattura diventa vietato?

Stefano Rizzuti

20 Febbraio 2023 - 12:02

Il governo Meloni sembra intenzionato a intervenire nuovamente sul Superbonus e la cessione dei crediti per i bonus edilizi, ma lo sconto in fattura diventa vietato?

Superbonus, come cambia: lo sconto in fattura diventa vietato?

La fine della cessione del credito e dello sconto in fattura apre una nuova partita per il governo sul Superbonus e su tutti i bonus edilizi. Ora l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni deve decidere se mantenere invariato il decreto che ha eliminato la cessione del credito o se, come sembra molto più probabile, modificare almeno alcuni aspetti del provvedimento.

In particolare primo compito del governo sarà quello di sciogliere il nodo dei crediti incagliati per i bonus immobiliari. A Palazzo Chigi si apriranno i primi tavoli per far partire l’interlocuzione tra esecutivo e parti interessate, che porteranno alcune proposte da valutare nei prossimi giorni.

Ovviamente qualsiasi soluzione non può prescindere dai suoi costi, tanto che ogni decisione verrà presa solo più avanti, quando inizierà il dibattito parlamentare sul decreto Superbonus. Intanto si parte con gli incontri: prima l’Abi, in rappresentanza delle banche, poi Cassa depositi e prestiti e Sace. Per arrivare, infine, alle imprese. Cosa cambierà nel decreto Superbonus? E lo sconto in fattura resterà vietato?

Superbonus e bonus edilizi, le ipotesi di modifica

Al momento il governo non si è esposto, ma alcune proposte sono arrivate dalle diverse parti interessate. Le due ipotesi ritenute per ora più probabili sono quella della cartolarizzazione e quella della compensazione tramite modelli F24. Il governo, comunque, vuole sospendere la cessione dei crediti futuri per garantire lo smaltimento di quelli precedenti.

Banche e imprese, però, vogliono anche altro. Per esempio con ulteriori garanzie da parte di Sace. Si ipotizza uno scudo per le banche che acquistano i crediti incagliati e che permetterebbe di completare i lavori per chi ha presentato la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto. La cifra stimata per un intervento del genere si aggira attorno ai sei miliardi.

La cartolarizzazione per salvare il Superbonus

La cartolarizzazione è uno strumento di mercato attraverso il quale si individuano risorse incagliate e si costruiscono pacchetti di crediti da cedere sul mercato con società specializzate. Il problema principale di questa misura riguarda le tempistiche.

La compensazione con i modelli F24

La seconda soluzione, proposta da Abi e dai costruttori dell’Ance, è uno strumento di finanza pubblica. In pratica le banche, non potendo più acquistare nuovi crediti avendo finito lo spazio fiscale per i prossimi anni, possono scaricare i debiti attraverso la compensazione con gli importi dei pagamenti fiscali fatti dai clienti con i modelli F24.

In questo caso, però, ci sarebbe un costo immediato per lo Stato e per questo motivo bisogna prima capire cosa uscirà fuori dal confronto con Eurostat sulla contabilizzazione delle spese del Superbonus e dei bonus edilizi. Una delle possibilità è che queste somme si possano scaricare sul deficit del 2021 e del 2022, lasciando così spazio per altri interventi in deficit nel 2023.

Sconto in fattura, la norma salva-caldaie

In attesa che il governo decida cosa fare sulla cessione del credito, ci saranno alcuni interventi necessari sul fronte dello sconto in fattura. Il primo è già sul tavolo dell’esecutivo ed è stato ribattezzato come norma salva-caldaie: servirebbe a evitare problemi per chi ha acquistato una nuova caldaia subito prima dell’approvazione del decreto.

Chi compra la caldaia, di solito, versa un anticipo al venditore, che però rilascia l’attestato del lavoro solo dopo l’installazione. Chi ha anticipato i soldi e non ha ancora installato la nuova caldaia rischia così di perdere lo sconto in fattura. Quindi si ipotizza un allargamento dello sconto a chi ha versato soltanto l’acconto senza aver fatto ancora i lavori.

Lo sconto in fattura diventa vietato?

Lo sconto in fattura, quindi, non esisterà più? Partiamo dai casi in cui sarà ancora applicabile: potranno vedere una riduzione immediata del prezzo coloro i quali hanno iniziato i lavori - per il Superbonus o per altri bonus edilizi - prima dell’approvazione del provvedimento.

Cosa succede invece per tutti gli altri? Nessuno perderà la possibilità di accedere al bonus, ma potrà farlo solo anticipando completamente la spesa - per qualsiasi bonus sia - e vedendosi poi restituire parte dei soldi attraverso la dichiarazione dei redditi in più anni. I bonus, quindi, non cambiano, ma resta solo la possibilità della detrazione dal reddito. Lo sconto in fattura, per chiunque decida di accedere ora a uno dei bonus edilizi, non esiste più. E, salvo modifiche che al momento il governo non sembra intenzionato a valutare, non sarà più accessibile a nessuno.

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