Taglio tasse, lotta all’evasione e nessun condono: vediamo quali sono le novità fiscali nella versione in bozza del Piano nazionale di riforma.
Taglio tasse e nessun condono tra le novità fiscali allo studio nel Piano nazionale di riforma: il Governo ha presentato il documento legato al DEF, il Documento di Economia e Finanza.
L’appuntamento col DEF di solito è ad aprile, ma quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria è slittato tutto il calendario.
Anche per questo è importante ora più che mai non perdere tempo: lo ha chiarito lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nella premessa al Piano nazionale di riforma.
Il PNR si basa su tre pilastri: modernizzazione del Paese, transizione ecologica e inclusione sociale e territoriale, parità di genere. Il documento indica le linee guida che l’Italia metterà a punto da settembre: vediamo quali sono le novità fiscali.
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Taglio tasse per ceto medio e famiglie con figli: le novità fiscali del Piano nazionale di riforma
Il Governo ha stilato il Piano nazionale di riforma, legato al DEF, e che otterrà il sostegno economico del Recovery Fund, è atteso in Consiglio dei Ministri entro martedì 7 luglio 2020.
Come ha scritto il ministro Gualtieri nella premessa del PNR, la cui bozza è stata anticipata dall’Ansa, è necessario non perdere tempo per evitare “una fase di depressione economica”.
Scrive ancora Gualtieri che le “notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio”.
Il primo obiettivo da raggiungere è senza dubbio un alleggerimento della pressione fiscale: dopo il taglio del cuneo fiscale partito dal 1° luglio 2020, il Governo sta lavorando a una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta che renda il fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini.
Il Governo quindi sta lavorando per ridurre le tasse al ceto medio e alle famiglie con figli, rivedendo anche i sussidi ambientalemente dannosi.
Novità fiscali del Piano nazionale di riforma: nessun condono da questo Governo, serve lotta all’evasione
La riduzione del tax gap è uno degli obiettivi prioritari del Governo: per questo motivo saranno aumentati i controlli per scovare i contribuenti che hanno fruito indebitamente dei bonus e delle indennità economiche di aiuto contro la crisi causata dal Covid.
Non solo: viene confermato il rafforzamento della riscossione, e la spinta alla voluntary discosure, ma viene ribadito il no del Governo a nuovi condoni:
“è confermata la determinazione a non prevedere nuovi condoni che, generando aspettative circa la loro reiterazione, riducono l’efficacia della riscossione delle imposte.”
È parecchio attesa la versione definitiva del testo, visto che il profilo giuridico della Voluntary disclosure è piuttosto delicato.
La strategia per ridurre il tax gap e promuovere la voluntary disclosure si completa con una più convinta lotta all’evasione. Scrive il ministro Gualtieri nella premessa del Piano nazionale delle riforma:
“Il contrasto all’evasione fiscale, la revisione delle imposte ambientali e l’abolizione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad), unitamente a una riforma del sistema fiscale improntata all’efficienza, all’equità e alla progressività, nonché ad una revisione e riqualificazione della spesa pubblica, saranno i pilastri della strategia di miglioramento dei saldi di bilancio e di riduzione del rapporto debito/pil nel prossimo decennio.”
Proprio in tema evasione, se da un lato sono positivi i dati comunicati dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate durante l’Audizione alla Camera del 24 giugno 2020, dall’altro non si placano gli adempimenti ed i costi a carico delle imprese. La lotta all’evasione IVA rischia di danneggiare imprese già in crisi a causa dell’emergenza economica causata dal Coronavirus.
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