Basterà un solo tampone per essere dichiarati guariti dal coronavirus grazie alla decisione presa oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Basterà l’esito di un solo tampone per essere dichiarati guariti dal coronavirus. La decisione è stata presa dal ministro della Salute Speranza, il quale ha precisato che con l’ottenimento dell’esito negativo al test per il coronavirus si potrà concludere la quarantena.
L’importante novità circolava nell’aria già da diverso tempo, ma adesso è stata ufficializzata. La decisione di Speranza, nata dopo un lungo dibattito all’interno del Comitato Tecnico Scientifico che ha avuto luogo oggi e al quale ha partecipato anche il ministro della Salute, avrà senza dubbio delle enormi ripercussioni sulla gestione dell’emergenza.
Basterà solo un tampone per essere dichiarati guariti
Adesso per porre fine alla quarantena ed essere dichiarati guariti basterà un solo tampone. La decisione presa dal ministro della Salute Roberto Speranza ha come obiettivo quello di ridurre la pressione sul sistema nazionale dei tamponi, attualmente sotto forte stress. Nel Lazio intanto è partito il bando per permettere anche ai medici di base e ai pediatri di sottoporre ai propri pazienti il test per il coronavirus, in modo tale da andare ad alleggerire i drive in diffusi sul territorio.
Con l’introduzione di questa nuova disposizione inoltre si permetterà anche alle persone risultate positive al coronavirus, di terminare la propria quarantena in tempi più ragionevoli, senza la necessità di rimanere incastrati nella spirale dei tamponi. Dopo un primo esito negativo infatti, sono stati registrati casi in cui i pazienti, ormai guariti, continuavano a risultare positivi al test. In attesa del tanto agognato vaccino, che secondo Luigi Di Maio potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno, il tracciamento dei contatti e l’obbligo di indossare la mascherina restano per il momento i due strumenti più efficaci per fronteggiare l’incremento dei contagi, ormai fuori controllo anche nel nostro paese.
Insieme a questo provvedimento il governo, sotto consiglio del Comitato Tecnico Scientifico, ha deciso inoltre di ridurre l’isolamento fiduciario per le persone entrate in contatto con un infetto, da 15 a 10 giorni, un’ipotesi che circolava nell’aria già da diverso tempo. Adesso al vaglio c’è l’ipotesi di autorizzare i tamponi molecolari ed antigenici anche per i contatti, che potrebbero essere somministrati direttamente dai medici di famiglia e dai pediatri di libera professione.
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