Tassa Amazon e taglio dell’Iva: il piano fiscale del governo Meloni

Rosaria Imparato

19 Novembre 2022 - 12:27

Prende forma il piano fiscale in legge di Bilancio 2023: tra conferme e novità, spunta la tassa su Amazon per gli acquisti online, e anche il taglio dell’Iva per i beni primari.

Tassa Amazon e taglio dell’Iva: il piano fiscale del governo Meloni

Si iniziano a delineare le priorità fiscali della legge di Bilancio 2023. Il Consiglio dei ministri sarà convocato per lunedì 21 novembre, o al massimo il giorno successivo. La manovra varrà circa 30 miliardi, di cui 22 impiegati per contrastare l’emergenza bollette. Nel frattempo, è spuntata una tassa Amazon sugli acquisti online, e si parla di un azzeramento dell’Iva sui prodotti primari e di una riduzione dell’aliquota su assorbenti e prodotti per l’infanzia.

È stato accantonato il cosiddetto «scudo fiscale», cioè la possibilità di dichiarare di propria iniziativa i patrimoni all’estero che finora non erano stati segnalati. Cambiano anche le regole della pace fiscale, finora pensata a tre vie, e invece -anche per una questione di coperture finanziarie- non ci sarà lo sconto del 50% sulle cartelle di importo tra i mille e i 3mila euro.

Tassa Amazon sugli acquisti online

Questa tassa Amazon consisterebbe in un’imposizione fiscale sugli acquisti effettuati online e consegnati a domicilio. L’obiettivo sarebbe quello di favorire il commercio di prossimità. L’ipotesi è già circolata in passato come una tassa sulle consegne per gli acquisti fatti su e-commerce (quindi, non solo su Amazon) fatte con mezzi non ecologici, e quindi per questo chiamata anche «tassa verde».

La «tassa Amazon» è solo un’ipotesi ma non mancano le critiche, in particolare da una parte di Netcomm, l’associazione del settore e-commerce. Roberto Liscia, presidente dell’associazione, aveva detto già in passato che:

“La presunta ‘tassa verde’ sulla rete distributiva dell’eCommerce proposta dal governo all’interno della nuova legge di Bilancio non tiene conto del reale impatto economico e ambientale di questo settore sull’intera economia del nostro Paese. Stiamo parlando di una rete che, solo nel 2019, contava 678mila imprese e oltre 290mila lavoratori. Oltretutto, in un mondo sempre più multicanale, i negozi tradizionali stessi si avvalgono di servizi di consegna a domicilio e gli effetti di un’ulteriore tassazione avrebbero conseguenze negative anche sui costi della loro attività, oltre che sui prezzi destinati ai consumatori stessi.”

Taglio dell’Iva per pane, pasta e latte

Il governo sta pensando anche di intervenire sull’imposta sul valore aggiunto. La misura allo studio prevede un doppio binario:

  • l’azzeramento dell’Iva per i prodotti primari come pasta, pane e latte;
  • una riduzione dell’Iva per alcuni prodotti.

L’Iva verrebbe abbassata al 5% per i prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti. Secondo le prime stime, questa misura popolare avrebbe un costo limitato ma importante per dare «un primo segnale» al Paese. Tra le ipotesi attualmente in circolazione, l’azzeramento dell’Iva potrebbe durare per un solo anno.

Pace fiscale, salta lo sconto per le cartelle

Il governo ha deciso di non fare alcuno sconto sulle imposte dovute: la pace fiscale, quindi, diventa a doppia via. Da un lato, ci sono le cartelle con importi sotto i mille euro per carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 2015. Dall’altro, ci sono le cartelle di importi superiori, che seguiranno le regole della rottamazione: si dovrà pagare l’imposta dovuta, ma con una sanzione molto ridotta, con aliquota al 5%. Il pagamento potrà essere fatto in un’unica soluzione oppure diluito in cinque anni.

Salta anche lo scudo fiscale, o voluntary disclosure, di cui si parlava nei giorni scorsi per far emergere capitali dall’estero.

Flat tax fino a 85mila euro per le partite Iva

Il governo ha iniziato le procedure per chiedere alla commissione europea di innalzare la soglia per applicare la flat tax, facendo passare da 65mila a 85mila euro annui. L’aliquota di tassazione rimane al 15%.

Per quanto riguarda la flat tax incrementale, verrà riservata solo ai lavoratori autonomi.

Stipendi: confermato il taglio del cuneo di Draghi

La manovra di Meloni non prevede particolari interventi sul cuneo fiscale. Probabilmente si limiterà a confermare il taglio di 2 punti percentuali introdotto dal governo Draghi. In totale, la misura dovrebbe costare 3,5 miliardi.

Per i dipendenti si sta studiando anche la riduzione della tassazione sui premi di produttività.

Proroga bonus prima casa under 36

Sembra che ci sarà spazio in legge di Bilancio per la proroga del bonus casa under 36. L’agevolazione attualmente spetta ai giovani tra i 18 e i 35 anni d’età, che hanno un Isee fino a 40mila euro e che acquistano l’abitazione tra il maggio 2021 e il 31 dicembre 2022.

A sostegno dei giovani, inoltre, i capigruppo di Forza Italia Cattaneo e Ronzulli hanno chiesto la detassazione totale per i nuovi assunti under 34 per 2-3 anni. Tuttavia, secondo un’anticipazione del Sole24Ore, questo provvedimento potrebbe essere affossato da fonti di FdI che lo definiscono «importante ma meno prioritario di altri».

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